"Ho sempre lavorato e dato lavoro: non ho avuto bisogno di avere il figlio premier per lavorare" e "chi dice il contrario mente". Lo afferma Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo Renzi, in un passaggio della memoria che i suoi difensori hanno consegnato come dichiarazione spontanea al processo che lo vede imputato a Firenze per fatture false insieme alla moglie Laura Bovoli e all'imprenditore Luigi D'Agostino, che è anche accusato di truffa."Non c'è nessuna fattura falsa - prosegue Tiziano Renzi - solo tante tasse vere, tutte pagate fino all'ultimo centesimo: questo è oggettivamente esistente".Il padre dell'ex premier aggiunge: "Mi indigno quando sento parlare di evasione, di lavoro nero, di assurdità che non mi hanno mai riguardato" e, "quando mio figlio è diventato presidente della Provincia nel 2004 la prima conseguenza è stata abbandonare tutti i rapporti con società partecipate di enti pubblici, a cominciare da quello con la Centrale del Latte di Firenze".
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