“E’ stato davvero divertente il siparietto offerto ieri dal sindaco in versione Alan Sorrenti. Quando Matteo recita la parte del figlio delle stelle dà veramente il meglio di sé. Nessuno sa improvvisare come lui, è un vero artista: sa benissimo che è meglio parlare di una poetessa irachena che dei problemi di bilancio”. Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, commenta con tono scherzoso le parole pronunciate ieri da Matteo Renzi durante lo svolgimento del consiglio comunale. “Io parlo di problemi reali, lui replica attaccando le persone, ma è un metodo che ha appreso in certe sue frequentazioni. Così, quando il sindaco mi accusa di non conoscere Firenze, mi strappa solo un sorriso di comprensione. Lui non poteva sapere che io a Firenze ci sono nato e che ho vissuto a Peretola prima di trasferirmi a Sesto Fiorentino. Dove, tra l’altro, mi trovo benissimo. Come è noto, io sono per la piena valorizzazione dei comuni dell’hinterland fiorentino e di coloro che ci abitano. Compresi quelli che arrivano da Rignano sull’Arno” . “Se poi il sindaco di Firenze mi accomuna al cardinale Betori e al sottosegretario Toccafondi, perché mi dovrei arrabbiare? Sono persone serie e preparate; apprezzo le loro doti morali, anche quando non condivido le loro idee”. “Davvero gli attacchi personali del sindaco non mi feriscono - continua Barducci - Anzi, per me sono quasi un vanto. Una medaglia da portare al petto. Vorrei solo che il sindaco avesse un po’ più rispetto per la Provincia e per coloro che ci lavorano. Se invece di criticare sempre i giornali, qualche volta provasse a leggerli, Matteo si accorgerebbe che i privati hanno confermato la loro intenzione di investire su Sant’Orsola e che la variante di Grassina ha già i lavori aggiudicati. Ma sono sicuro che il sindaco si aggiornerà anche su questo, appena avrà finito il libro di poesie arabe”.
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