"Viva preoccupazione per la sorte degli istituti scolastici paritari livornesi colpiti da una sentenza che ne minaccia la sopravvivenza" è espressa dall'arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori, presidente della CET, la conferenza episcopale toscana,
secondo il quale il rischio è privare della libertà educativa i meno abbienti, prefigurando una scuola non statale solo per ricchi.
Per il presidente dei vescovi toscani la sentenza della Cassazione, secondo la quale le scuole paritarie dovrebbero pagare l'IMU, "fa ricadere su di essi oneri che ingiustamente li assimilano ad attività commerciali lucrative. Tutto questo, paradossalmente, a causa del contributo che le famiglie corrispondono per tenere in vita una possibilità di esercizio della propria libertà educativa, sancita da tutte le carte internazionali dei diritti e dal buon senso".
"Quando non si vuole riconoscere, come fa questa sentenza, la peculiarità della funzione sociale della scuola paritaria, che fa parte a pieno titolo del sistema pubblico dell'istruzione nel Paese, vengono ingiustamente private della libertà educativa le classi meno abbienti e la scuola non statale verrebbe consegnata ai soli ricchi. Chi ne soffrirebbe non sarebbe soltanto la libertà, ma anche lo Stato, su cui andrebbero a ricadere gli oneri che attualmente risparmia grazie alla presenza delle scuole paritarie, oneri che a livello nazionale sono riconosciuti, dalle stesse fonti governative, pari a oltre sei miliardi e mezzo di euro all'anno".
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