Gli anni intensi di una pittura segnata dall'adesione al futurismo da parte di Primo Conti, che dialogano con le opere di altri importanti artisti che lui stesso incontrò e frequentò. Sono al centro dell'esposizione “Primo Conti; gli anni del futurismo” da oggi fino al 13 gennaio nelle sale del Museo Primo Conti all'interno dell'omonima fondazione a Fiesole (via G. Duprè, 18, Fiesole, tel. 055 597095). Si tratta della seconda sezione delle tre mostre “Fanfare e silenzi. Viaggio nella pittura di Primo Conti”, a cura di Susanna Ragionieri in occasione dei 30 anni dalla scomparsa dell'artista e promosse da Fondazione CR Firenze, Fondazione Primo Conti, Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, con il sostegno del Comune di Fiesole, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con Unicoop Firenze. Alla inaugurazione, in programma nel pomeriggio, intervengono Gloria Manghetti, Presidente della Fondazione Primo Conti; Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale; Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole; Donatella Carmi, Vicepresidente della Fondazione CR Firenze; Jacopo Speranza, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron; Carlo Sisi, Direttore CTA Fondazione CR Firenze e Direttore scientifico del Museo Primo Conti.
La mostra fiesolana, articolata in quattro sezioni, vuole essere un approfondimento sugli anni del futurismo – fra il 1916 e il 1918 – coincidenti con il primo conflitto mondiale e con la prima significativa mutazione del movimento futurista nato nel 1909. L'esposizione muove dall'eredità che Soffici e Boccioni lasciano alle più giovani generazioni cui Conti appartiene: da un lato il cubofuturismo di ascendenza cézanniana, dall'altro il dinamismo. Concetti che l'artista farà propri non solo esercitandosi sulle compenetrazioni, come appare nei suoi disegni, ma soprattutto aggiornando il tema del lirismo proveniente dal mondo della poesia all'idea di moderna simultaneità spaziale, cromatica e psicologica. L'uso di un colore puro, ovvero il prismatismo lirico, sarà uno dei caratteri del gruppo futurista fiorentino che Raffaello Franchi definì la 'Pattuglia azzurra'. A partire dal 1918 si procederà verso un lento ma progressivo superamento del futurismo con caratteri diversi: dalla rarefazione silenziosa e metafisica sulle forme, all'esasperazione di un tono grottesco e popolare. I dipinti di Conti sono a confronto con quelli di autori quali Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Roberto Marcello Iras Baldessari, Lucio Venna e Emilio Notte. Per l’occasione il Museo Primo Conti (aperto da lunedì a venerdì, ore 9-14 con ultimo ingresso consentito alle 13, biglietto 5 euro) ha previsto una serie di aperture straordinarie con visita guidata gratuita, previo acquisto del biglietto, e con prenotazione obbligatoria (segreteria@fondazioneprimoconti.org - tel 055.597095) che saranno sabato 13 ottobre ore 11, venerdì 19 ottobre ore 21, domenica 28 ottobre ore 15, sabato 17 novembre ore 10, domenica 25 novembre ore 15, sabato 15 dicembre ore 11 e sabato 12 gennaio ore 11.
La prima sezione di 'Fanfare e silenzi. Viaggio nella pittura di Primo Conti' allestita fino al 13 gennaio a Villa Bardini (Costa San Giorgio 2-Via dei Bardi 1 rosso – tel 055 20066233 – 055 2638599 eventi@villabardini.it) ripercorre invece cronologicamente le varie tappe del percorso artistico di Primo Conti a partire dal suo esordio precocissimo. Una lunga parabola artistica che attraversa il Novecento e dialoga con artisti quali Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Umberto Boccioni e Pablo Picasso. Orario mostra: 10-19; chiuso i lunedì feriali; ultimo ingresso ore 18.00. Biglietti: intero € 10.00, ridotto € 5.00. Visite guidate gratuite con biglietto mostra: il sabato e la domenica ore 16.30 e 17.30; prenotazione obbligatoria tramite www.villabardini.it. Parcheggio gratuito riservato all’interno di Forte Belvedere. Info 055 20066233 eventi@villabardini.it. Infine l'ultima sezione col sottotitolo 'Primo Conti, percorso nelle fotografie' sarà inaugurata il 10 novembre ed è allestita fino al 13 gennaio negli spazi della Sala del Basolato del Comune di Fiesole (piazza Mino da Fiesole 24, a Fiesole). E’ una vera e propria biografia attraverso le immagini che raccontano le varie fasi della sua vita artistica, dall'enfant prodige alla stagione del dopoguerra (da lunedì a venerdì ore 9-14, ingresso gratuito). Il catalogo comprensivo delle tre mostre è edito da Polistampa.
“Rendere omaggio a Primo Conti, che con il nostro territorio ha avuto un legame così profondo – dichiarato Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole – è per noi sempre motivo di orgoglio e siamo lieti che questo progetto nasca da una stretta e proficua collaborazione tra Fiesole e Firenze e abbia avuto l’importante supporto della Fondazione CR Firenze”.
“La Fondazione Primo Conti, da sempre attenta alle iniziative che permettono di far conoscere il nome e l’opera del Maestro – sottolinea il suo Presidente Gloria Manghetti –, non poteva non impegnarsi per ricordare in modo adeguato questa ricorrenza. Siamo quindi particolarmente riconoscenti alla Fondazione CR Firenze per avere voluto promuovere, nell’ambito del prestigioso programma espositivo di Villa Bardini, un progetto che si configura come un omaggio all’artista e al contesto culturale in cui operò”.
‘’Siamo lieti che Villa Bardini ospiti una parte di questo percorso in omaggio a Primo Conti – dichiara il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza –. Il nostro complesso rinvendica l'attenzione all'arte come parte fondante del suo dna, che in quest'occasione dialoga con Fiesole. Tappe da assaporare per ripercorrere l'intera parabola di questo straordinario artista fiorentino’’.
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