"Totale disappunto per l'appalto delle biblioteche, dove aperte le buste dell'offerta del gestore, i lavoratori e le lavoratrici si troveranno con maggiori mansioni e lo stipendio tagliato": La condanna arriva dai consiglieri comunali della coalizione 'Firenze riparte a sinistra' Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi.. La colpa, secondo i neo eletti è "del bando pubblicato dall'amministrazione fiorentina senza alcuna garanzia occupazionale, senza l'inserimento della clausola sociale e senza che venisse indicato il contratto di lavoro di riferimento".
"Ci impegneremo - puntualizzano - appena insediati in Consiglio comunale a chiedere che il Comune si faccia carico della situazione. E trovi una soluzione che renda ai lavoratori e alle lavoratrici uno stipendio dignitoso. Ma soprattutto che ci siano condizioni almeno equivalenti a quelle dell'appalto precedente". E' inaccettabile - concludono Gassi, Trombi e Verdi - che il Comune di Firenze non voglia riconoscere la professionalità e il lavoro svolto in questi anni da chi ha mandato avanti servizi culturali di questa portata. Le biblioteche sono aree di cultura e aggregazione, e non possono essere sottoposte a logiche di mercato, di gare al massimo ribasso e subire la mannaia di un'Amministrazione incapace. Senza mancanza di garanzie, la cultura è calpestata e non lo accettiamo".
E' per questo che i consiglieri rilanciano con forza "la proposta di creare una Task force sugli appalti - spiegano - come avevamo proposto nel nostro programma elettorale. Una task force che sappia analizzare e garantire le condizioni di coloro che lavorano e che una volta per tutte ponga fine a questa lunga serie di appalti al massimo ribasso e senza alcuna tutela per i dipendenti. Appalti che come sono concepiti oggi scaricano ogni onere sui lavoratori e sulle lavoratrici".
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione