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Pubblica amministrazione

Presentato il piano anti corruzione, Nardella: “Firenze in prima linea contro il malcostume"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

“Il Comune è in prima linea per combattere ogni forma di corruzione e di malcostume nella cosa pubblica. E lo fa puntando sulla prevenzione, sulla formazione e il coinvolgimento dei propri dipendenti”.

È quanto ha dichiarato il sindaco Dario Nardella presentando ieri il primo aggiornamento del “Piano triennale di prevenzione della corruzione del Comune di Firenze 2015-2017”. Erano presenti l’assessore alla trasparenza Federico Gianassi e Giuseppe Quattrocchi, consigliere del sindaco su legalità e sicurezza.
“In tempi non sospetti abbiamo messo in atto un programma significativo per la nostra Amministrazione in merito all’applicazione di regole e procedure mirate alla lotta alla corruzione e alla trasparenza – ha continuato il sindaco –. Non si tratta di semplici adempimenti burocratici, ma sono strumenti che ogni lavoratore di questo Comune, dal direttore generale all’ultimo dei funzionari, deve conoscere e utilizzare per prevenire quelle situazioni di criticità che potrebbero portare a fenomeni di corruzione”.
“Si tratta di un piano importante – ha sottolineato l’assessore Gianassi – che si compone di due parti: una relativa a tutte le azioni di trasparenza in favore dei cittadini per l’accesso alle informazioni. Firenze è il Comune più aperto d’Italia, con il maggior numero di dati a disposizione sul proprio sito e implementeremo ancora la nostra azione in questo campo. La seconda parte è dedicata alla lotta alla corruzione, con una serie di azioni che l’Amministrazione mette in campo: dalla rotazione dei dirigenti e delle figure con incarichi apicali, alle politiche contro il conflitto di interessi fino al controllo sugli incarichi esterni solo per citarne alcune. Sono azioni certificate, con procedure ben individuate e figure incaricate di controllare sul rispetto delle regole”.
Quattrocchi si è soffermato in particolare sul suo ruolo “di facilitatore della comprensione da parte dei dipendenti della natura preventiva della legge anti corruzione 190 – ha spiegato il consigliere del sindaco –. Questa mattina si è svolto il primo incontro con i dirigenti e le posizioni organizzative e altri ne seguiranno perché la formazione del personale è fondamentale per attrezzarsi ad evitare i rischi di corruzione”.
L’obiettivo del piano, approvato a fine gennaio dalla giunta comunale, è ridurre le opportunità che si manifestino rischi di corruzione agendo soprattutto dal punto di vista della prevenzione creando un contesto sfavorevole ispirato dai principi di etica, integrità e trasparenza (anche con responsabilizzazione del personale e migliori controlli da parte dell’Amministrazione).
Il 2014 ha visto l’insediamento del nuovo vertice amministrativo che ha proceduto ad una riorganizzazione dell’ente con l’avvicendamento dei dirigenti e alla sostituzione della figura del segretario generale recentemente nominato responsabile anticorruzione. Se si considera la ridefinizione della struttura insieme al turn over della dirigenza, praticamente tutte le strutture sono state interessate da modifiche più o meno importanti, o in relazione al contenuto delle loro funzioni o in relazione ai soggetti chiamati ad assumere la responsabilità. Si è proceduto anche alla ridefinizione e al rinnovo degli incarichi delle posizioni organizzative che sono state ridotte in numero applicando, negli ambiti maggiormente esposti, criteri di rotazione. L’Amministrazione ha avuto particolare attenzione nel definire le deleghe agli assessori e nel ridisegnare la struttura ed ha affidato all’assessore al personale anche la delega espressa su trasparenza e semplificazione; nel disegnare la struttura dell’ente invece è stato previsto un potenziamento del ruolo della direzione segreteria generale e affari istituzionali, istituendo un nuovo servizio ad hoc. Nel 2015 si procederà alla rivalutazione delle aree di rischio, rilette alla luce delle modifiche organizzative introdotte e dalla rotazione delle figure dirigenziali e sub dirigenziali (posizioni organizzative) insieme alla valutazione delle misure già introdotte.
Scendendo nel concreto, nel piano il Comune ha individuato i processi per i quali si applicano le misure obbligatorie, prevedendo l'applicazione di tutti i provvedimenti del piano.
Si inizia dalla trasparenza, alla quale è stato dedicato un piano specifico (Piano triennale per la trasparenza e l’integrità per il triennio 2015-2017). Lo sforzo dell'Amministrazione si è concentrato nell'adeguamento della Rete Civica alle prescrizione sulla sezione “Amministrazione trasparente” dove risultano sostanzialmente pubblicate tutte le sezioni previste, in conformità alle disposizioni dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) . La misura prevista garantisce l'accesso alle informazioni dell'Amministrazione finalizzata all'esercizio di un controllo sociale da parte della comunità: è trasversale a tutta l'organizzazione. Il piano 2015 è frutto di un percorso partecipativo con il coinvolgimento delle associazioni di consumatori, che hanno potuto esaminare il piano pubblicato sul sito prima dell’approvazione. Le associazioni dei consumatori insieme alla associazioni di categoria, gli ordini professionali ecc sono state anche invitate alla giornata della trasparenza in cui è stata illustrato il rendiconto delle azioni del 2014 e i progetti per il 2015.
L’azione del Comune nei prossimi anni sarà diretta a potenziare la quantità e la qualità dei dati da pubblicare per renderli più facilmente reperibili e utilizzabili da parte dei cittadini. Già da tempo il Comune ha messo on line una imponente quantità di informazioni strutturate in una forma più avanzata di pubblicità (open data), mediante la realizzazione di un’architettura innovativa, che l’Amministrazione ha intenzione di potenziare portando in questa sezione quante più informazioni possibili. Sul portale Opendata del Comune sono ad oggi pubblicati 791 dataset che spaziano dai dati sulla trasparenza ai dati georeferenziati sulla rappresentazione della città, ai dati elettorali e statistici sulla frequenza scolastica e popolazione. Nel 2014 il Comune ha lavorato sulla sezione dedicata agli amministratori mettendo a disposizione dati che coniugano le presentazione della giunta e del consiglio comunale attualmente in carica con quelle dello scorso mandato. Sono presenti i dati sugli affidamenti, come richiesto dall’ANAC, e in più è stato sviluppato uno specifico programma che consente la raccolta progressiva dei dati degli uffici per avere informazioni tempestive e in continuo aggiornamento, nonché una elaborazione e analisi autonoma dei dati stessi. Inoltre nella sezione “open fatture” sono presenti i dati principali delle fatture dei fornitori del Comune di Firenze per le quali dal 26 giugno 2012 sono stati emessi e quietanzati i mandati di pagamento. Vengono pubblicati anche i dati relativi ai “corrispettivi e compensi” con tutte le somme impegnate a fronte lavori, servizi e forniture e di prestazioni professionali con l’indicazione del soggetto beneficiario, l’importo, gli estremi dell’atto di affidamento/conferimento. Ovviamente sempre coniugando la trasparenza con il rispetto della privacy.
Per quanto riguarda gli obiettivi per il prossimo triennio, per il 2015 l’Amministrazione dedicherà è particolare attenzione all’ulteriore miglioramento della sezione relativa ai procedimenti con l’obiettivo di fornire, ai cittadini e agli organismi di controllo, un elenco riassuntivo delle tipologie di procedimento svolte da ciascun ufficio con l’indicazione di tutti i dati previsti e pubblicazione di specifico monitoraggio dei tempi procedimentali. Da questo punto di vista il Comune di Firenze è “più trasparente” di quanto previsto dalla normativa: questa richiede infatti soltanto l’indicazione del responsabile per ogni procedimento e del suo recapito. Invece per molti procedimenti sono già a disposizione apposite schede corredate dalle indicazioni utili su dove recarsi e dai moduli necessari direttamente scaricabili. Non solo: molti procedimenti sono gestibili in modalità completamente digitale, come servizi on-line accessibili direttamente dalla rete. In questo modo non soltanto si forniscono maggiori informazioni ma si semplificano i rapporti tra cittadini e uffici e quindi la funzionalità della macchina amministrativa. E l’intenzione dell’Amministrazione è migliorare ancora soprattutto per quanto riguarda i procedimenti di maggior impatto per il cittadino. Importante anche diffondere e far crescere la cultura della trasparenza all’interno dell’ente. In quest’ottica l’Amministrazione ha realizzato nel 2014 una giornata di formazione dedicata ai temi della trasparenza e privacy alla quale hanno partecipato dirigenti, funzionari e referenti della trasparenza. In un Comune complesso come quello di Firenze i soggetti che contribuiscono alla pubblicazione dei dati sono molti e Amministrazione trasparente più che un semplice adempimento alle normative deve diventare una modalità e una filosofia di lavoro, sempre più orientato pienamente al servizio del cittadino a partire dal linguaggio e dalle logiche operative.
Tornando al piano generale di prevenzione della corruzione, l'Amministrazione ha già adottato un codice di comportamento che mira ad uniformare i comportamenti verso standard di etica ed integrità: nel 2015 quindi sarà attuato il monitoraggio sull'attuazione del codice.
Tra le misure di prevenzione del rischio individuate dalle normative c'è anche la rotazione del personale impegnato nelle funzioni maggiormente esposte al rischio di corruzione, già effettuata nel 2014. Sono da definire misure organizzative e di gestione del personale da applicare anche in relazione al resto del personale.
Altra misura contenuta nel piano l'obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse: si applica in particolare per i responsabile dei procedimenti amministrativi e per i titolari degli uffici competenti, per esempio, nell'adozione di pareri o di provvedimenti finali e nelle valutazioni tecniche. Inoltre è previsto l'obbligo di segnalare ogni situazione di conflitto, anche potenziale. Questa misura è già stata applicata nel 2014 in casi segnalati dai diretti interessati.
Analogamente a quanto previsto per le situazioni di conflitto di interesse, il piano regolamenta anche lo svolgimento di incarichi istituzionali ed extraistituzionali ad uno stesso soggetto: il Comune ha già una regolamentazione che però sarà rivista ed aggiornata per disciplinare meglio incompatibilità, il cumulo di impieghi e incarichi. Per quanto riguarda l'inconferibilità per incarichi dirigenziali, sono stati predisposti modelli per l’acquisizione delle dichiarazioni precedenti al conferimento delle incarichi e pubblicate sulla rete civica. Per il 2015 il piano prevede un miglioramento delle procedure e un monitoraggio sull'attuazione anche con controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni.
Il piano si occupa anche dell'attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro con l'Amministrazione. Nel 2014 sono state predisposte clausole per l'inserimento nei contratti di appalto di questa misura di prevenzione, ma il piano indica la necessità di definire e dettagliare una procedura univoca anche alla luce della nuova normativa sul pubblico impiego. Quindi la ridefinizione di una clausola standard da inserire nei contratti di assunzione del personale o da far firmare a conclusione del rapporto di lavoro che preveda il divieto di prestare attività lavorativa per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti attuati o di contratti conclusi con l'apporto decisionale del dipendente. E parallelamente la ridefinizione di una clausola standard da inserire nell'ambito della scelta del contraente che preveda la condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro o di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autorizzativi o negoziali per contro delle pubbliche amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto. E ancora la definizione di una procedura per l'eventuale adeguamento dei contratti in essere e la creazione di una blacklist, continuamente aggiornata, dei soggetti che hanno violato queste misure.
Il piano si occupa anche della tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (il cosiddetto whistleblower). Viste le difficoltà emerse nel 2014 nella predisposizione e implementazione di procedure informatiche che risultino effettivamente idonee a garantire totalmente la riservatezza e la tutela di chi effettua la segnalazione, nel 2015 si procederà nello studio di un sistema informatico idoneo (differenziato e riservato per la ricezione delle segnalazioni), nella predisposizione di un modello standard per ricevere in maniera uniforme e completa le informazioni ritenute utili per individuare gli autori della condotta illecita e le circostanze del fatto, e infine nella realizzazione di tutte le azioni utili alla sensibilizzazione dei dipendenti.
Un capitolo importante viene dedicato alla formazione del personale, considerata la misura più rilevante per consentire a tutti i dipendenti, e non solo a chi ricopre posizioni dirigenziali, di saper prevenire, gestire o evitare il manifestarsi di fenomeni corruttivi anche nel quotidiano svolgersi dell'attività amministrativa. Per il 2015 è già in programma in tempi brevi una formazione mirata a dirigenti e posizioni organizzative che consenta una nuova approfondita analisi delle aree di rischio o dei potenziali rischi e al tempo stesso fornisca strumenti e indicazioni sull'adozione delle pratiche di prevenzione della corruzione. Prevista anche una formazione generale per tutto il personale dell'Amministrazione per aggiornare e potenziare le competenze relative alla prevenzione della corruzione e al tempo stesso diffondere i principi dell'etica e della legalità delle azioni. Di formazione si parla anche in riferimento alla cittadinanza. L'Amministrazione sta svolgendo iniziative di ascolto e coinvolgimento dei cittadini anche sulle tematiche relative all'anticorruzione per promuovere una diffusa cultura della legalità. Il piano prevede la realizzazione periodica di iniziative di sensibilizzazione e finalizzati alla promozione della cultura della legalità nella cittadinanza, anche specifici per le scuole e per i giovani. E ancora l'attivazione di un canale dedicato alle segnalazioni dall'esterno, anche in forma anonima, di episodi di corruzione, cattiva amministrazione e conflitto di interessi e per il ricevimento di suggerimenti e proposte.
Una parte importante del piano è dedicata anche all'integrità negli affidamenti, rimandando al “Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici”, approvato il 30 gennaio dalla giunta e sottoscritto l'altro ieri dal Comune e dalla Prefettura. Due gli aspetti salienti del protocollo. Il primo riguarda gli immobili di proprietà dei comuni che diventeranno dei sorvegliati speciali. Da ora in poi prima di vendere, concedere o affittare un immobile di proprietà comunale sarà necessario che siano svolti i controlli antimafia sugli acquirenti e/o sui locatari. Per quanto riguarda il secondo aspetto, per aumentare i controlli da parte della prefettura vengono le soglie degli accertamenti antimafia, inoltre il protocollo impone di acquisire le informazioni antimafia, invece della semplice comunicazione antimafia, in modo da rendere più incisive le verifiche. Nel caso in cui dai controlli emerga un tentativo di infiltrazione mafiosa, il contratto non potrà essere sottoscritto o sarà risolto con una penale a carico dell'impresa; analogo meccanismo scatterà in caso di fenomeni di corruzione. Il piano su questo punto prevede l'inserimento negli avvisi, nei bandi di gara e nelle lettere di invito del Comune la clausola di salvaguardia che il mancato rispetto del protocollo di legalità dà luogo all'esclusione dalla gara e la risoluzione del contratto.

 

 

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