440 nuovi alberi di 30 specie diverse arricchiranno, nei prossimi mesi, il Parco delle Cascine e realizzeranno un vero e proprio ‘bosco ecologico’.
L’operazione viene realizzata grazie a Esselunga che, oltre a contribuire alla manutenzione straordinaria, parteciperà alla realizzazione del progetto della direzione ambiente per potenziare l’aspetto naturalistico del parco con alberi, arbusti e cespugli che, soprattutto dopo l’ondata di maltempo del 5 marzo scorso, hanno subito una riduzione notevole, e incrementare la presenza di uccelli e insetti.
I primi tre alberi sono stati pianti ieri pomeriggio dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini e dal vicepresidente di Esselunga Giovanni Maggioni.
Il progetto interessa la parte settentrionale delle Cascine, tra il monumento dell’Indiano e il Prato delle Cornacchie. I nuovi alberi sono giovani esemplari di quasi 30 specie arboree del bosco tipiche delle foreste di pianura. Si tratta di specie autoctone spontanee o non spontanee ma acclimatate, selezionate in funzione dell’adattabilità alla scarsa luminosità e concorrenza con piante già presenti, del portamento, dell’aspetto cromatico della chioma, della valenza ecologica.
In particolare verranno piantati 33 frassini, 27 aceri, 25 tigli, 14 olmi ma anche roveri, cerri, farnie, pioppi, ciliegi, ippocastani, meli e peri selvatici e altri ancora.
«Voglio anzitutto ringraziare Esselunga che ha fatto questo grande regalo alla città – ha dichiarato l’assessore Bettini – si tratta di alberi selezionati per riportare la biodiversità in città e garantire tutta la filiera dell’impollinazione. Si tratte anche di piante autorizzate dalla soprintendenza perché le Cascine sono un parco monumentale. In questi anni il parco ha subito tanto perdite ma ripianteremo gli alberi e spero che l’evento di oggi sia l’inizio di un lungo cammino».
Le piante sono divise in tre diverse grandezze. Tra gli alberi di prima grandezza è stato privilegiato il genere ‘Quercus’ (rovere, cerro e farnia) nelle sue varie specie. Tra quelli di media grandezza è stato valorizzato l’inserimento del sorbo, nelle sue diverse specie, sia per la resistenza sia per l’abbondanza dei suoi frutti, capaci di attirare molti uccelli, ed ancora per i contrasti cromatici che le foglie creano durante l’anno. Anche molte altre specie arboree sono state considerate per la loro valenza ecologica: piccoli alberi da frutto per gli uccelli, alberi con abbondanti fioriture per gli insetti, alberi che producono ghiande per gli scoiattoli etc.
«Questi ultimi – ha rilevato l’assessore all’ambiente - consentono quindi di potenziare l’aspetto ambientale del Parco, confermandolo quale il più importante nodo della rete ecologica intraurbana».
Arbusti appartenenti alla flora spontanea verranno piantati sul bordo del prato, delle radure del bosco ed in associazione a piccoli alberi per attirare gli animali. Al centro di questo sistema sarà posto in opera anche il cosiddetto ‘hotel per insetti’, costituito da un piccolo manufatto in legno a forma di casetta per ospitare la microfauna di insetti impollinatori e ausiliari.
Questi ambiti saranno protetti da staccionate in legno impregnato, corrimano e traverse. Anche gli arbusti saranno protetti da staccionate che, nelle prime fasi, ne consentiranno l’attecchimento e che successivamente ne saranno inglobate.
Per valorizzare l’aspetto educativo, verranno sistemate alcune bacheche-stele illustrative. Esse saranno di due tipi: una stele grande le cui forme, colori, materiali e caratteri tipografici sono riconducibili al Sistema di Identità Visiva (SIV) approvato dal Comune di Firenze.
Le stele grandi saranno poste in prossimità degli accessi al bosco, due lungo il Galoppatoio dei Barberi, la terza lungo il percorso che, in partenza dal Prato delle Cornacchie, si inoltra nel bosco; i cartelli piccoli verranno posti in funzione delle più precise sistemazioni arboree che saranno puntualizzate in sede di esecuzione.
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