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domenica, 26 maggio 2013 - 09:45
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Ieri la sentenza

UNIPOL - Parisi: "Inaccettabile la condanna a Berlusconi"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

''Una condanna che ha dell'incredibile e che dimostra, qualora ci fosse stato bisogno di ulteriori prove, che e' reale il tentativo di estromettere Berlusconi dalla scena politica italiana non per via elettorale, ma giudiziaria tramite processi e sentenze costruiti ad arte.

Una sorta di giustizia 'ad personam' che attenta alla liberta' e alla democrazia, e che rende ancor piu' importante la manifestazione di piazza del 23 marzo prossimo, che vedra' anche una forte mobilitazione da parte del Popolo della liberta' toscano''. Cosi' il deputato e coordinatore del Pdl toscano Massimo Parisi, commenta la sentenza di condanna emessa dal tribunale di Milano a carico di Silvio Berlusconi al processo sull'intercettazione per la vicenda Unipol. ''Ancora una volta - prosegue Parisi - Silvio Berlusconi si dimostra il numero uno. La sentenza di oggi (ieri, ndr) rappresenta infatti il primo caso di condanna per violazione del segreto istruttorio. Una fattispecie di reato che, a giudicare le cronache degli ultimi anni, era legittimo credere cancellata dall'ordinamento, visto che le pagine dei giornali, specie quando si tratta di procedimenti a carico di esponenti del Pdl, riportano frequentemente intercettazioni per di piu' molto spesso non rilevanti ai fini del processo. Chi fornisce ai cronisti le intercettazioni, cosi' come gli atti delle inchieste, non e' difficile intuirlo. Ebbene, in un paese in cui la violazione del segreto istruttorio e' prassi quotidiana, si condanna Berlusconi per aver tratto un presunto giovamento politico dalla pubblicazione delle intercettazioni tra Piero Fassino e Giovanni Consorte. E oggi chi trae giovamento dalla sentenza di condanna di Berlusconi?''

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