"Traffico quasi ai livelli invernali. Le corse dei bus sono in ritardo, sempre. Un servizio pessimo da parte di Busitalia, nuova proprietaria di Ataf. La causa? I cantieri per la tramvia, quasi sempre deserti”.
Così Tommaso Grassi commenta quello che definisce “il caos del trasporto pubblico locale dovuto ai lavori che stanno mandando in tilt il traffico di Firenze”. E continua: “cosa succederà a settembre con la riapertura delle scuole? E come al solito a rimetterci saranno i cittadini. Da una parte Busitalia vorrebbe ottenere l'aumento del costo del biglietto a 1,50 euro e dall'altra parte un servizio che peggiora di giorno in giorno e un'opera pubblica che stenta a essere realizzata. L'assessore Giorgetti ha dichiarato di essere a conoscenza di questi problemi, ma non ci sembra che si stiano prendendo i provvedimenti necessari per risolvere la situazione”.
"E' impensabile che un disservizio sia pagato dagli utenti stessi quando i responsabili sono altri. La nostra proposta è tanto chiara quanto radicale. Prima di tutto Busitalia si scordi l'aumento del biglietto – conclude Grassi –, e i maggiori costi dovuti ai ritardi per i cantieri siano trovati dai fondi per la tramvia. È un'opera pubblica. Non può e non deve essere percepita come una cosa che danneggia e costa. Infine, nel caso dei recenti cantieri vuoti, così come per tutte le altre inadempienze contrattuali, non esitiamo a far pagare alle ditte i danni e i disagi alla popolazione, ritardi dei bus compresi".
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