Un Parco a Sollicciano: la richiesta rimane inascoltata

Un parco a Sollicciano per attutire l'impatto del carcere: è la richiesta che da tempo viene dai residenti della zona di Casellina. Richiesta che però è rimasta inascoltata da parte delle Istituzioni locali. L'area in questione è terra di confine tra il Comune di Scandicci e Comune di Firenze: al di qua della strada dove ci sono le abitazioni appartiene a Scandicci, al di là del marcepiede dove c'è appunto il terreno destinabile a parco è invece di proprietà del Comune di Firenze, motivo questo che genera l'usato rimpallo di competenze. Nonostante lo stesso sindaco Gheri abbia scritto a Renzi per trovare una soluzione al problema ad oggi la situazione è ferma; anzi pare che da qualche tempo l'area verde sia diventata una 'rimessa per automobili', dopo che, prima ancora era stata sede di una concessionaria automobilistica. Il portavoce dei residenti Marco Parenti ha iniziato questa battaglia 10 anni fa dopo la morte del padre ammalato di enfisema polmonare "se ci fosse stato un giardino forse, nei momenti in cui la malattia glielo consentiva, sarebbe potuto uscire a leggere il giornale. Ma l'appello di Marco oggi è per tutti, anziani e ragazzi che non hanno nel loro quartiere nessuno spazio per giocare all'aperto o per passeggiare. "Ma a Firenze - dice con amarezza - non gli interessa per il semplice motivo che non ci sono abitazioni nel lato di marciapiede di sua competenza". Per difendere la causa Marco ha anche aperto un gruppo su Facebook dal nome 'Vogliamo il Parco a Sollicciano'. Cosa impedisce dunque al Comune di Firenze di cedere il terreno al Comune di Scandicci e realizzare finalmente il parco tanto agognato?