“La struttura non è che sia intoccabile, i restauri a volte richiedono di mettere mano alla struttura. Quello che abbiamo detto, parlando dell'unico progetto arrivato oggi in soprintendenza, peraltro in maniera ufficiosa e non ufficiale, è che è impensabile proporci di demolire il 40% della struttura, questo no”.
Lo ha detto Andrea Pessina - soprintendente beni archeologici, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato - parlando a margine di un evento a Firenze, interrogato in merito al progetto di ristrutturazione dello stadio Franchi a Firenze. Il soprintendente, dunque, ribadisce quanto aveva già dichiarato in altre occasioni, ricordando che senza una formale richiesta e la presentazione di un progetto è difficile esprimersi su ipotesi.
Per Pessina “bisogna anche vedere l'eventuale livello di sacrificio che ci viene chiesto, a nostro avviso un progetto che prevede la demolizione delle curve non è accettabile. Se ci verrà fatta un'altra proposta la valuteremo, si può pensare a corpi aggiunti, alla copertura, a recuperare spazi sotto le curve. Noi però non ci sostituiamo ai progettisti”. E, ha concluso il soprintendente, “non so quali sono le metrature di cui ha bisogno la Fiorentina affinché il connubio tra attività sportiva e commerciale faccia quadrare il cerchio”.
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