Quirinale, dall'insalatiera un voto per lo storico fiorentino Cardini

A sorpresa esce dall'urna per la salita al Colle anche un voto per lo storico fiorentino Franco Cardini, tra i più grandi medievisti di levatura internazionale. Romanziere, saggista, rispettoso della cultura islamica e grande devoto di San Francesco, al quale ha dedicato un'opera lontana dall'immagine oleografica che troppo spesso si ha del Serafico, sarebbe davvero un grande nome. 

Colto, cattolico, ironico, "Franco Cardini vale un milione di Emma Bonino", ha scritto qualche giorno fa Domenico Del Nero sulla rivista on-line Totalità. 

Lo storico che non ha mai rinnegato il suo passato di giovane militante del Movimento Sociale, ma che a un certo punto ha scelto lo studio anziché la politica, "il che - scrisse Cardini con la consueta ironia - è stato certamente un bene per la politica". Sicuramente, aggiungiamo noi, lo è stato un per la cultura.

Inutile negare che non ci dispiacerebbe avere come Presidente della Repubblica "un personaggio che sia veramente al di fuori delle cricche di potere, di grande prestigio intellettuale e morale, né ateo né sacrestano, che ha sempre onorato anche (e forse soprattutto) all’estero il nostro paese con la dignità della cultura non c’è poi bisogno di guardare lontano".