I lavoratori Cgil e Cisl del Teatro del Maggio musicale fiorentino, ieri, hanno attuato un presidio contro i ''licenziamenti forzosi e politici'' e la protesta proseguira' anche oggi in piazza dei Ciompi a Firenze. I lavoratori hanno affisso uno striscione davanti a uno degli ingressi del teatro con scritto 'Direzioni non trasparenti non dovrebbero gestire denaro pubblico, no ai licenziamenti', e hanno acceso 11 fiaccole, tante quante i ''licenziamenti attesi''. ''Dopo gli scioperi - hanno spiegato i lavoratori - proseguono le nostre iniziative di protesta contro i licenziamenti forzosi che si vogliono mettere in atto. A giugno in Provincia abbiamo firmato un accordo che prevede che, a chiusura dei licenziamenti collettivi voluti dalla Fondazione, con 70 esuberi previsti, ci fossero 45 esodi volontari incentivati. Ci stiamo impegnando per arrivare a questo obiettivo sperando che si accontentino del risultato raggiunto''. Il 31 dicembre, hanno aggiunto, ''scade il termine ultimo e poi potrebbero partire 11 lettere per coloro che non hanno accettato l'esodo volontario. Ma a chi manca 10 o piu' anni dalla pensione come puo' accettare l'uscita? Sono di fatto dei licenziamenti''. Dai lavoratori critiche anche al sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio Matteo Renzi.
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