Il gruppo Pdl in consiglio comunale è disposto a "collaborare e a confrontarsi con la maggioranza su temi veri e importanti della città, ma non sui bluff e i tanti slogan illusionistici lanciati dal sindaco Matteo Renzi". È quanto sottolineano gli esponenti del Popolo della libertà spiegando in particolare che a loro parere uno degli "inganni principali" del primo cittadino "è il nuovo stadio annunciato alla Mercafir, un'area già urbanizzata dove la nuova struttura non può fisicamente entrare". "Tra pochi giorni - aggiunge poi il capogruppo Marco Stella - è in programma di nuovo l'iniziativa dei Cento luoghi. Vorrei far notare che non si è più saputo nulla dei 'Cento punti in cento giornì promessi in campagna elettorale e mai realizzati del tutto: penso alla holding della società partecipate, al giorno di ricevimento dei cittadini, alla fine del viadotto all'Indiano, alla tramvia, anche al nuovo stadio". "Altro che 'Cento punti in cento giorni' - commenta il coordinatore cittadino del Pdl Gabriele Toccafondi -, anzi potremmo dire che siamo ad 'alcuni punti in 800 giorni'. Noi non ci sottraiamo a un confronto responsabile e l'abbiamo dimostrato su temi cruciali come i mondiali di ciclismo, le caserme, il nuovo teatro, l'Itis da Vinci. Anche sullo stadio vale lo stesso ragionamento: siamo disponibili al dialogo perché la struttura attuale non è più adeguata alla città, ma questo annuncio della Mercafir è solo un nuovo bluff, semplicemente perché non ci sta fisicamente, a meno di voler andare sotto terra, secondo la logica di un altro slogan, quello dei 'volumi zero'. O magari Renzi ci presenterà uno stadio 'soppalcato'. Ma noi non siamo disposti a prendere in giro i cittadini". Per il vicecapogruppo Stefano Alessandri "Renzi vive di slogan e non della tanto decantata politica del fare", mentre il consigliere Francesco Torselli si chiede che "fine abbiano fatti gli impegni presi in sede di approvazione del bilancio previsionale 2011". "I Cento luoghi - sottolinea Jacopo Cellai - trattano di questioni marginali e non dei problemi reali dei cittadini: evitare per esempio di parlare di pedonalizzazione è imbarazzante". Infine Emanuele Roselli rileva che in campagna elettorale Renzi "annunciava che Firenze non sarebbe stata un multificio: basta dare un'occhiata ai numeri degli introiti delle contravvenzioni, agli autovelox che aumentano e, ultimo atto, al parcheggio a pagamento per i motorini".
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