Fiorentina-tifosi: pericolo divorzio

Ieri sera la Fiorentina è rientrata dalla trasferta di Bari con un volo Meridiana all'aeroporto di Peretola attorno alle 20e30. A parte i tassisti che si trovavano lì per lavoro, nessun tifoso Viola era presente ad “accogliere” la squadra, ed all'arrivo del pullman che ha trasferito il team gigliato dall'Amerigo Vespucci allo stadio Franchi c'erano sì e no una ventina di supporter che hanno dato vita ad una civile contestazione. Un mix tra cori ironici (Vinceremo il Tricolor) e di protesta (Andate a lavorare). Circa 90 secondi e poi tutto si è risolto nel silenzio più assordante.

La lunga agonia della Fiorentina va avanti da un anno e la cosa che colpisce maggiormente è il distacco da parte della maggioranza della città. Finché si prova Amore, se il rapporto è in crisi, si litiga anche tutti i giorni, si fanno accese discussioni con il congiunto, ma quando si capisce che non c'è più niente da salvare: si arriva al divorzio. Se la coppia si separa finisce tutto e difficilmente si ritorna indietro. Il rapporto che una squadra di calcio ha con i suoi tifosi è come l'unione in matrimonio fra un uomo ed una donna, se una delle due parti viene a mancare la coppia non esiste più, con tutte le conseguenze che ne derivano. Compito del Giudice, in caso di volontà di separazione, è quello di cercare fino all'ultimo di impedire il divorzio e di far riconciliare gli interessati. A maggio è previsto il CDA della società Viola: ci auguriamo che Andrea Della Valle torni Presidente e si faccia Giudice per rinsaldare il legame fra la Fiorentina ed i suoi tifosi, perché per far persistere un matrimonio non si può prescindere dalla presenza di due soggetti.