"Porco di Firenze", quelle chat con Palamara in cui si parlava di Creazzo

Nelle sue conversazioni parla del "porco di Firenze", "essere immondo schifoso", "porco mille volte". Il riferimento di Alessia Sinatra, magistrato in servizio all'antimafia di Palermo, è al Procuratore Capo di Firenze, Giuseppe Creazzo.

Con questi toni, la pm si rivolge all'ex presidente Luca Palamara in alcune conversazioni che oggi, però, sono diventate oggetto di un giudizio disciplinare per entrambi i magistrati coinvolti. Una vicenda che mette in grave imbarazzo i magistrati, anche per le vicende connesse a tutta l'inchiesta che ha portato alla radiazione di Palamara.

"Alessia Sinatra già da tempo mi aveva confidato, con una ricchezza di particolari tale che è difficile pensare che se lo sia inventato, di aver subito pesanti avances da Creazzo nel corridoio di un albergo di Roma, l’Hotel Isa in via Cicerone, dove i due nel dicembre del 2015 si trovavano per un convegno. Lo stesso racconto la magistrata lo ha ripetuto davanti ad altre persone, con me presente, in occasione di una sua venuta a Roma. E quando Creazzo si candida alla procura di Roma, lei mi manda una serie di messaggini, tra i quali: «Giurami che il porco cade subito», «Il porco ha parlato con te?», minacciando di porre ufficialmente il problema se Creazzo fosse stato promosso". Lo ha dichiarato l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara nell'intervista del giornalista Alessandro Sallusti pubblicata nel libro Il Sistema.

La vicenda, come detto, è diventata oggetto di un giudizio disciplinare nei confronti di Creazzo, per le presunte molestie nei confronti del magistrato di Palermo, ma anche per la Sinatra, a cui il procuratore generale della Corte di Cassazione contesta proprio alcune dei passaggi riportati nelle conversazioni citate. "La contestazione è infatti relativa all'uso improprio di quei fatti, al fine di ricercare una privata 'giustizia' come dalla stessa dottoressa rappresentato - scrive il procuratore generale Giovanni Salvi - Valuterà la Sezione disciplinare se ciò costituisca condotta scorretta e se, in tal caso, essa possa considerarsi giustificata dagli aspetti personali coinvolti".

Nella foto: da sinistra Giuseppe Creazzo, procuratore capo di Firenze, Luca Palamara, ex presidente Associazione Nazionale Magistrat, e Alessia Sinatra, magistrato antimafia di Palermo