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E' attesa per oggi la sentenza del processo sulla trasformazione urbanistica di Castello, l'area di 170 ettari edificabili a nord di Firenze ancora sotto sequestro dal 2008. Imputate sette persone, con accuse a vario titolo che vanno dalla corruzione alla concussione alla turbativa d'asta. Fra queste, l'ex assessore alla sicurezza del Comune di Firenze Graziano Cioni, Gianni Biagi, allora assessore comunale all'urbanistica ed il patron di Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti. Nell'area, secondo una delibera della Giunta regionale del 2006, avrebbe dovuto sorgere un grande parco urbano di 80 ettari, da realizzare prima di altre costruzioni.
Il Comune di Firenze rilascio' a Fondiaria, nell'agosto 2008, le concessioni per la realizzazione di uffici ed edifici residenziali. Ma nessuna concessione fu rilasciata per il parco. L'inchiesta scatta nel novembre 2008 e viene portata avanti dai carabinieri del Ros, coordinati dalla Procura di Firenze. Gli inquirenti iniziano ad indagare su presunti favori che Fondiaria avrebbe ottenuto dagli assessori Biagi e Cioni. I pubblici ministeri fiorentini, Giuseppina Mione, Giulio Monferini e Gianni Tei, hanno chiesto, in particolare, per Gianni Biagi la condanna a 4 anni e mezzo, con l'accusa di corruzione, concussione e turbativa d'asta e a due anni e due mesi per Graziano Cioni, per corruzione e violenza privata.
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