Rassoul Bissoultanov, il ceceno imputato a Roma per l’omicidio di Niccolò Ciatti, si è costituito in questi giorni ai giudici di Girona, rimettendo in moto il procedimento spagnolo. Lo scrive il quotidiano La Nazione oggi in edicola.
Insieme al suo legale spagnolo, Carles Monguilod, ha tenuto una veemente conferenza stampa, spiega l'articolo de La Nazione, in cui il sistema giudiziario italiano è stato definito “fascista” e non competente per il giudizio relativo ai fatti avvenuti a Lloret de Mar nell’agosto del 2017. Bissoultanov, come spiega la stampa catalana, ha anche dichiarato di aver firmato documenti "senza avvocato e senza interprete".
L'intenzione di Bissoultanov è quella di evitare il processo in Italia, iniziato lo scorso 24 gennaio a Roma. Gli avvocati infatti hanno sollevato l'eccezione per l'incompetenza del nostro Paese in questo procedimento.
Istanza che fa leva sull’annullamento della misura cautelare che ha permesso al ceceno di tornare in libertà dopo l’arresto in Germania e la successiva estradizione in Italia.
I giudici della terza sezione romana scioglieranno la riserva alla prossima udienza del 17 marzo. Ma contro l’inammissibilità del Mae (mandato d’arresto internazionale), il 4 maggio deciderà pure la corte di Cassazione, dopo il ricorso della procura.
Con il “ritorno” di Bissoultanov in terra iberica, la Spagna ha fissato una nuova udienza del processo per l’omicidio Ciatti. Il 30 maggio inizierà il dibattimento nelle aule di Girona.
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