Conto troppo alto e scherzo finito male, trave sfonda tetto bar. Poco prima le minacce degli operai

Una storia che nasconderebbe un grave tentativo di estorsione è quella che è stata denunciata questa mattina da un commerciante di Piazza Donatello a Firenze. Tutto sarebbe scaturito da una trave caduta da un cantiere che ha sfondato il tetto della sala interna del bar Donatello cadendo su un tavolo e colpendo di striscio una cliente, che ha rifiutato le cure mediche.

L'episodio risale al 21 luglio scorso, verso l'ora di pranzo quando il locale era affollato di clienti. Ma secondo i proprietari del bar, la caduta della trave non sarebbe casuale, nella denuncia si fa riferimento a due operai del cantiere, scontenti per il conto del pranzo a loro giudizio troppo alto, che avevano minacciato il marito della titolare proprio di far cadere una longarina sul tetto del bar.

Secondo quanto ricostruito, la mattina del 21 luglio i due operai, probabilmente originari dell'Est Europa, si sono presentati per due volte nel bar consumando dei superalcolici e pagando regolarmente il conto, sei euro, alla dipendente che era alla cassa. Poco prima delle 13 si sono presentati una terza volta. Al momento di pagare, hanno detto al marito della titolare di trattarli bene, se non voleva che una longarina cadesse sul tetto del bar.

L'uomo, sembra con l'intenzione di scherzare, ha detto loro che il conto si poteva rivedere solo al rialzo, e che dovevano pagare nove euro invece di sei. E probabilmente quello 'sketch' dell'aumento del prezzo non è stato compreso fino in fondo dagli operai che hanno lasciato nove euro e sono andati via protestando. Una cameriera li ha seguiti restituendo loro il denaro pagato in più, ma loro avrebbero continuato a protestare dicendo che avrebbero tirato una longarina sul tetto. Venti minuti dopo si è verificata la caduta della trave.