Salvare il lago di Londa destinando maggiori risorse economiche per i lavori di ripulitura: a chiederlo è all’unanimità il consiglio comunale, tramite un ordine del giorno approvato nell’ultima seduta del consiglio comunale.
I tre gruppi consiliari londesi (Centrosinistra per Londa, Lista Civica Per Londa, M5S) e la Giunta Comunale si sono trovati d’accordo sul fatto che, i finanziamenti stanziati per i lavori di ripulitura dell’invaso, non sono sufficienti ed è necessario trovarne altri. Per questo motivo chiedono al Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Ambiente, ai Presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato, al Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, al Presidente del Consorzio di Bonifica N.3 ed ai parlamentari locali, di lavorare per poter destinare gli ulteriori stanziamenti, necessari alla rimozione completa di tutti i detriti che si sono depositati nell’invaso e sul torrente Rincine in località Gorazzaio.
Dopo le recenti polemiche, dunque, maggioranza ed opposizione si uniscono per cercare di salvare l’invaso, che ormai dagli anni ’70 caratterizza il paesaggio di Londa, diventando anche un motivo di attrazione turistica. Dopo aver ottenuto il finanziamento regionale di 250.000 euro, infatti, una volta iniziati i lavori ci si è subito resi conto che, se non si fosse intervenuti subito, il lago rischiava il completo riempimento. L’invaso, infatti, ha una superficie di circa 20.000 mq ed un volume di circa 70.000 mc e di fatto, attualmente, oltre i due terzi è occupato da detriti anziché da acqua. Nell’ordine del giorno si segnala anche che questo specchio d’acqua oltre ad essere un elemento di richiamo turistico “svolge anche una funzione fondamentale per la sicurezza idraulica e l’equilibrio idrogeologico, ambientale e faunistico del bacino imbrifero del fiume Sieve e in parte dell’Arno” e per questo a maggior ragione è necessario un intervento importante e risolutivo.
“Sono molto soddisfatto dell’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno - afferma il sindaco di Londa Aleandro Murras - ciò conferma che tutta la Comunità londese è fortemente interessata al futuro del proprio lago e che metterà unitariamente in atto tutte le azioni necessarie a trovare ulteriori risorse economiche occorrenti per la salvaguardia dello stesso. La Comunità di Londa – conclude Murras – con questo ordine del giorno approvato all’unanimità ha voluto lanciare un caloroso appello a tutte le autorità competenti per salvare il proprio Lago divenuto nel tempo il simbolo identitario del Comune”.
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