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lunedì, 09 settembre 2013 - 06:39
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Via Nazionale

Degrado, Social Flash Mob alle Fonticine - Firenze non è un Wc #florencenotwc

L'organizzazione della manifestazione è a cura di Progetto Firenze Dinamo
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Firenze, 7 settembre – In fila per scattare foto davanti al Tabernacolo delle Fonticine. E’ il flash mob organizzato ieri sera da Progetto Firenze Dinamo, i cui militanti hanno scattato foto in vesti da bagno, invitando i cittadini e i passanti a partecipare al motto social #florencenotwc, per protestare contro la noncuranza del Comune di fronte agli abusi subiti dalla nostra Città. 

La mobilitazione, organizzata per il primo settembre e rimandata per questioni di ordine pubblico si è comunque tenuta, riscuotendo successo tra i passanti che hanno deciso di sostenere questa causa.

 

“Il tabernacolo delle Fonticine, un’opera realizzata da Girolamo e Giovanni della Robbia nel 1522, è stata utilizzata in questi mesi come vespasiano, lavanderia, doccia e vasca per la toilettatura dei cani”, sottolinea in una nota Progetto Firenze Dinamo, secondo cui ”quello di Via Nazionale non è che un piccolo esempio dello scempio autorizzato nella nostra città. 

Esiste un itinerario del degrado che parte da via Nazionale, raggiunge le nostre piazze: Santo Spirito, Sant’Ambrogio, Santa Croce, Piazza Brunelleschi per poi snodarsi tra i vicoli orinatoio, le occupazioni abusive, le zone periferiche sempre più soggette a fenomeni di micro e macro criminalità”.

 

“Nonostante i veti e le complicazioni abbiamo deciso di mobilitarci prima che avesse inizio il grande circo delle amministrative. A Firenze i problemi esistono una volta ogni cinque anni, quando individui, simboli e bandiere sono spolverati per la nuova tornata elettorale. C’è un solo modo – conclude il movimento – per liberare Firenze da questo tipo di abusi, applicarsi in prima persona, costantemente, come cittadini, scegliendo finalmente di riappropriarci del nostro patrimonio storico e culturale. E’ necessario informare il Comune e le Autorità che i fiorentini non sono più disposti ad accettare una condizione di degrado che ormai sembra essere non solo tollerata ma addirittura legalizzata.”

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