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Ufficio statistica

Inflazione in lieve aumento a marzo 2016 a Firenze: salgono hotel e carburanti

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Lieve ripresa dei prezzi a marzo a Firenze, ma –0,4% rispetto a un anno fa. In aumento gli alberghi e i carburanti, in diminuzione gli alimentari.

Il carrello della spesa è diminuito in un anno dell’1,7%. La variazione mensile è +0,1%, mentre a febbraio era -0,1%. La variazione annuale è -0,4%, invariata rispetto a febbraio.
L’Ufficio comunale di Statistica ha presentato l'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di marzo 2016 (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale. La rilevazione si è svolta dall’1 al 21 marzo su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11mila prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.
A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni registrate per le divisioni servizi ricettivi e di ristorazione, trasporti e prodotti alimentari e bevande analcoliche. Nella divisione servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3% rispetto al mese precedente) sono in aumento i servizi di alloggio (+1,3% rispetto a febbraio 2016, 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
Nella divisione trasporti (+0,6% rispetto a febbraio 2016) sono in aumento le automobili (+0,1% rispetto a febbraio 2016 e +1,5% rispetto a marzo 2015), i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+0,6% rispetto al mese precedente) e il trasporto aereo passeggeri (+11,7% rispetto al mese precedente e +1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
La diminuzione su base mensile per i prodotti alimentari, bevande analcoliche (-0,2%) è il risultato delle diminuzioni di pane e cereali (-0,3% rispetto a febbraio 2016), pesci e prodotti ittici (-1,1% su base mensile), latte, formaggi e uova (-0,1% rispetto al mese precedente) e vegetali (-1,5% rispetto a febbraio 2016). In aumento le carni (+0,6% su base mensile) e la frutta (+0,5% rispetto al mese precedente).
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono invariati rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono diminuiti di -1,7%.
I prodotti a media frequenza di acquisto registrano una variazione di +0,1% rispetto a febbraio 2016 e nulla rispetto a marzo 2015. I prezzi di quelli a bassa frequenza sono invariati rispetto a febbraio 2016 e in aumento di +1,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I beni, che pesano nel paniere per circa il 52%, hanno fatto registrare a marzo 2016 una variazione di -1,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 48%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,6%.
Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a -0,9%. I beni energetici sono in diminuzione di -7,8% rispetto a marzo 2015. I tabacchi fanno registrare una variazione -0,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione pari a +0,5%.

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