Le primarie del Pd saranno aperte. Guglielmo Epifani lo ha garantito ieri, a sgomberare il campo da una almeno delle preoccupazioni di Matteo Renzi. Ma al segretario preme innanzitutto che il congresso del Pd non passi agli occhi dell'opinione pubblica solo come uno scontro sulla leadership e per questo ha richiamato il partito all'unita'. Ma il confronto resta durissimo, con Massimo D'Alema che e' tornato ad attaccare il sindaco di Firenze definendolo, tra l'altro, "capo di un'agguerrita' corrente". Dal canto suo, invece, Renzi ha tenuto ad assicurare di non avere voluto mai criticare Enrico Letta. "Da amministratore sostengo sempre chi governa", ha spiegato, "l'ho fatto nei tempi in cui c'era qualcuno molto distante da me. Non so piu' come devo dirlo". Il congresso "non e' una partita di calcio di uno contro l'altro. E' necessario che non ci si divida su chi sara' il segretario, ma che discutiamo dei problemi reali delle persone", ha chiesto Epifani. Quanto alla data e alle regole, saranno fissate "nei prossimi giorni", ma certo le primarie saranno aperte: "L'ho gia' detto e lo confermo. L'importante e' che il congresso parta dal basso". Gia' lunedi', quando tornera' a riunirsi la commissione congressuale, si avra' qualche idea piu' chiara sulle norme del prossimo congresso. Il nodo piu' delicato resta la separazione delle figure di segretario e candidato premier. Renzi preme perche' lo statuto non cambi, anche se per lui si derogo' all'automatismo, mentre c'e' una larga fetta del partito che preme per dividere le due corsie. "Chiunque si candidi lo deve fare per svolgere il ruolo di segretario, non per fare il candidato premier di elezioni che non sono dietro l'angolo", ha sottolineato D'Alema che ha rinnovato il suo aperto sostegno a Gianni Cuperlo. Quanto a Renzi, "ma quale piccione... Lui ha una forza mediatica che nemmeno un cacciabombardiere americano, e' un centro di potere politico di prima grandezza". Contro l'avvitamento del dibattito e' anche Stefano Fassina, uno dei possibili candidati alla segreteria. "Stiamo cercando di parlare di lavoro, di impresa, del futuro dei giovani e dell'Europa. Di discussioni molto autoreferenziali ne abbiamo fatte gia' abbastanza", ha sottolineato. Il sospetto di molti avversari politici di Renzi e' che il sindaco di Firenze voglia sfrattare anzitempo Enrico Letta da palazzo Chigi. "Una critica al giorno leva Letta di torno", ha ironizzato Beppe Fioroni. "Matteo, sei indispensabile per il Pd e per il Paese, ma da solo non basti. Non confondere te stesso con il tutto, il tuo futuro con quello del Paese", e' il consiglio che ha rivolto al sindaco. Duro anche Roberto Speranza. "Renzi e' in regola come segretario, ma non sia tentato di togliere ossigeno al governo. Le macerie cadrebbero su tutti", ha ammonito.
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