L'età è dalla sua parte, visto che ha da poco compiuto 18 anni, ma la voglia e la testa con cui Kenneth Zohore si è approcciato al campionato italiano stanno deludendo le attese di chi in Fiorentina (come il responsabile degli osservatori Lorenzo Amoruso) ha lavorato, nell'ultima sessione di mercato, per portarlo a vestire la maglia viola.Il ragazzo, nativo di Copenhagen ma di origine ivoriana, nei suoi match da titolare con la formazione Primavera sta deludendo oltre ogni aspettativa.
Zohore nei suoi primi due mesi e mezzo si è fatto riconoscere soprattutto per essere lontano dalla migliore condizione fisica - si è presentato abbondantemente in sovrappeso alle visite mediche effettuate con la Fiorentina, frutto di mesi di inattività con il Copenhagen -, ma anche per una certa indolenza, e ora è un 'corpo estraneo' nella rosa di Leonardo Semplici. Come già accaduto tre anni e mezzo fa per un altro Under internazionale, Oundrey Mazuch, evidentemente Zohore ha subito il contraccolpo di vedersi catapultato da una prima squadra straniera al torneo Primavera italiano.
Pagato dai viola 800mila euro (acquisizione a titolo definitivo), il ragazzo - cugino di secondo grado dell'attaccante Didier Drogba - al momento ha segnato quattro gol in maglia gigliata, fra cui uno nella semifinale della Viareggio Cup, non trovando però mai il giusto feeling con i compagni di squadra, da Acosty a Campanharo, fino a Matos Ryder. Il giocatore gode ancora della fiducia di Semplici, che lo preferisce al duo Beckham-Magheri (i quali peraltro stanno offrendo un rendimento migliore nel poco minutaggio messo a loro disposizione), ma un fatto sembra ormai acclarato: da qui alla fine del campionato di serie A è quasi impossibile pensare ad una convocazione di quella che sarebbe, sulla carta, la 'prima punta' di riserva alle spalle di Amaur, nella rosa guidata da Delio Rossi.
fonte: Luca Cellini - calciomercato.com
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