La colombina vola a meta' e i fiorentini incrociano le dita. Simbolo della Pasqua in citta', da sempre e' lo scoppio del carro: due buoi bianchi trasportano il cosiddetto ''brindellone'', da via de Il Prato fino al Duomo. Un filo di ferro unisce il carro all'altare maggiore del duomo. Lungo quel filo e' legata una colombina che porta nel becco un ramoscello di ulivo ed ha il compito di scivolare con una miccia accesa per incendiare i fuochi d'artificio contenuti nel carro. Durante la messa, l'arcivescovo accende il razzo della colombina che scorre lungo un filo, percorrendo tutta la navata centrale per appiccare il fuoco ai mortaretti piazzati sul carro e torna indietro verso l'altare maggiore. Quest'anno pero', pur incendiando il ''brindellone'', nel ritorno la colombina si e' fermata a una decina di metri dall'altare. La tradizione dice che se la colombina compie il percorso per intero e lo scoppio e' perfetto, si preannuncia un anno positivo. Per questo i fiorentini sono sempre molto attenti alla buona riuscita del percorso. Quest'anno qualcosa non ha funzionato a perfezione e c'e' chi tocca ferro. Su facebook non mancano i commenti: ''Siamo fritti, la colombina non ha fatto tutto il suo percorso''. Quando la colombina si inceppo', ma quella volta non incendio' neppure il carro, fu nella Pasqua del 1966, il 4 novembre delle stesso anno ci fu l'alluvione.
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