Se c'è una disciplina sportiva riconosciuta a livello mondiale, e dove anche l'Italia gioca il suo ruolo più che fondamentale, è sicuramente il calcio con squadre e campioni che sono passati dai campi da gioco direttamente nella leggenda e nel cuore dei tifosi.
Si tratta di un fenomeno globale che accomuna gli appassionati sportivi di ogni angolo del mondo e che, assieme alle scommesse ippiche online, è anche croce e delizia di ogni persona che vuole tentare la fortuna puntando sulla vittoria della sua squadra del cuore.
Ovviamente per i Mondiali del Qatar 2022 c'è ancora da aspettare un po' di tempo, a causa delle elevate temperature in estate si terranno tra novembre e dicembre invece che nel solito periodo, ed anche se l'Italia non è riuscita a qualificarsi si tratterà comunque di un grandissimo evento. Ma prima dei grandi campioni come Diego Armando Maradona, le vittorie come quella storica ai Mondiali del 1982 e di squadre come il Milan e compagnia bella, da dove ha avuto origine il gioco del calcio?
Ufficialmente il gioco del pallone, come lo conosciamo al giorno d'oggi, nasce in Inghilterra verso metà dell'Ottocento, e fino a qui tutto regolare, ma dovete sapere che sia nella storia dello sport che dell'essere umano si possono rintracciare ben due “illustri antenati” di tale disciplina sportiva.
Andando indietro nella storia dell'Italia, ancora prima dell'Unità nel 1861, vi era naturalmente il calcio storico fiorentino che viene disputato ancora oggi. Nonostante le varie “interruzioni” nella storia, prima dovute ai due conflitti mondiali e poi al sopraggiungere della pandemia da Covid – 19 anche nel nostro Paese, tale sport andava a mescolare le regole di altre due discipline moderne come il rugby ed il calcio.
Tale evento era uno dei più belli e seguiti di tutta la città di Firenze e, di solito, si teneva nelle piazze in grado di ospitare più spettatori possibile. Oltre a questo tale sport, nato verso la fine del Quattrocento, si teneva durante i periodi di Carnevale e quindi la visibilità era massima!
Oltre a ciò non va dimenticato che tra i giocatori più illustri si potevano contare delle personalità come esponenti della nobiltà (come ad esempio alcuni componenti della famiglia dei de' Medici che erano degli autentici campioni) e persino del clero (con papi come Leone XI, Urbano VIII oppure Clemente VII).
Spostandoci più in là a livello geografico, ed anche un po' a livello storico, è poi possibile trovare il pitz che veniva giocato da un popolo misterioso ed affascinante come quello dei Maya. Si trattava però di uno sport molto più “brutale” rispetto al calcio storico fiorentino perché, spesso e volentieri, la squadra perdente veniva sacrificata alle divinità, ma poteva essere usato anche per “risolvere” delle dispute militari senza scendere in battaglia.
Inoltre era molto interessante perché si potevano usare piedi, gomiti, testa e bacino per far passare la palla in un piccolo anello di pietra posto in alto ad uno dei lati del campo. Diciamo quindi che anche in questo caso siamo di fronte ad un “antenato” per alcune delle tecniche utilizzate per fare punto.
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