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Ieri

Ricordata la strage di Castello del 5 agosto 1944

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Ieri mattina è stata commemorata all'interno dello Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze la strage di Castello.

Il 5 Agosto del 1944 furono uccise per rappresaglia 12 persone, tra cui un ragazzo di soli 16 anni, che erano rifugiate nei sotterranei del Farmaceutico. La strage avvenne in seguito a una vigliacca denuncia di militari tedeschi che per coprire una tentata violenza che questi avevano fatto a una giovane donna, affermarono che uno di loro era stato ferito da un italiano nelle vie circostanti. Fu dato quindi l’ordine per la rappresaglia: due uomini furono uccisi durante l'irruzione nel rifugio gli altri 10 furono fucilati nel piazzale del Farmaceutico dove è stata apposta la lapide che li ricorda. Francesca Paolieri, vice-capogruppo del PD: “Questo è uno dei tanti episodi che vengono commemorati in questi primi giorni di agosto, giorni che nel 1944 portarono alla liberazione di Firenze e che videro terribili stragi e morti atroci ma anche atti di eroismo e solidarietà. È sempre più importante ricordare ciò che accadde 71 anni fa, la memoria è infatti forse l’unico antidoto al ripetersi di eventi come quelli che oggi siamo a commemorare. Sono questi però anche giorni che ci vedono spettatori di molte guerre in paesi vicini, guerre che spingono tante donne uomini e bambini a cercare un rifugio nella nostra Europa che dal dopoguerra è sempre stata baluardo della pace nei nostri paesi. Sarebbe bello che fra 70 anni, oltre alle sempre più importanti commemorazioni dei tragici eventi che accaddero negli anni dell'occupazione nazista, ci trovassimo anche a ricordare come la nostra città sia stata protagonista dell'accoglienza e della solidarietà per le tante persone che arrivano alla ricerca di pace e di speranza”. Durante la commemorazione della strage di Castello, il presidente del Q5 Cristiano Balli ha ricordato l’importanza di “fare memoria dei fatti che accaddero 71 anni fa, proprio in questo stabilimento dell' Istituto Chimico Farmaceutico Militare. E’ importante per la mia generazione che non ha vissuto direttamente la guerra e ancora di più per quella dei nostri figli tenere viva la memoria legata a fatti gravissimi avvenuti sul territorio che ogni giorno viviamo. Il legame fra la storia drammatica e tragica della guerra di liberazione va saputa custodire dentro i luoghi del territorio del quartiere e il Consiglio di Quartiere 5 è consapevole di questo ruolo di custodia e di riproposta di quei fatti che altrimenti corrono il rischio di rimanere solo un ricordo legato alla storia senza una necessaria attualizzazione”.

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