Prosegue il fallimento dei tentativi di arginare le bande di rom che imperversano alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze. Accattonaggio, facchinaggio abusivo, borseggi e aggressioni a chi prova ad ostacolare i gruppi organizzati sono una costante da mesi. Forze dell'ordine, Ferrovie e Amministrazione Comunale hanno provato varie strategie per risolvere il problema che assilla i viaggiatori che transitano da Firenze. L'ultima trovata (geniale) è stata quella di inibire l'accesso ai tre binari dove fanno scalo i treni ad alta velocità a chi è sprovvisto di biglietto: peccato che ce ne siano altri 16 dove chiunque può liberamente accedervi...
Ieri l'ultimo episodio.
"Questa mattina (ieri, ndr) l’ennesimo incidente fra il capotreno del Regionale 23353 e una donna – si legge in una nota di Trenitalia - che, salita abusivamente sul treno, è stata sorpresa dal ferroviere mentre chiedeva denaro ai passeggeri in attesa di partire.
La donna, invitata a scendere, si è rivolta alla Polizia Ferroviaria sostenendo di essere stata colpita al volto dal capotreno che, dopo l’intervento degli agenti, avrebbe esibito la chiave tripla (strumento per l’apertura e chiusura delle porte dei treni) davanti al volto della donna, che richiedeva l’intervento del 118.
L’episodio, sul cui esatto svolgimento è in corso un approfondimento da parte di Trenitalia, Protezione Aziendale e Polizia Ferroviaria, è l’ennesimo effetto del clima esasperato che da molti mesi oramai si respira nella stazione fiorentina, per le continue minacce e pressioni nei confronti di lavoratori e passeggeri.
Ad affrontare l’emergenza ogni giorno, oltre alle forze dell’ordine e ai lavoratori della Protezione Aziendale del Gruppo FS, formati per tali attività, sono anche decine di capitreno e operatori dell’assistenza, il cui compito dovrebbe essere esclusivamente quello di assistere al meglio i passeggeri.
Nel periodo 2012-2013 sono stati 18 gli episodi di aggressione denunciati dal personale ferroviario, mentre sono 11 i casi registrati fra il 20 febbraio 2014 e il 18 aprile 2014".
D.M.
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