Un generale dell'esercito, ora in pensione, Matteo Facciorusso, e' stato condannato dal tribunale di Firenze a tre anni e tre mesi di reclusione per peculato. L'inchiesta ha riguardato la gestione dei fondi per due progetti ministeriali nei quali il generale - che ha ricoperto ruoli di vertice all'Istituto geografico militare - svolgeva funzioni organizzative. Il tribunale ha dichiarato il generale colpevole di quattro condotte di peculato, per un valore di circa 20 mila euro, assolvendolo con formula piena da altre quattro condotte di peculato, che riguardavano, tra l'altro, il noleggio di un aereo privato e i pagamenti di bollette di cellulari e di forniture di mobili. Prosciolto per due abusi d'ufficio, uno dei quali legato alla stipula di quattro contratti di collaborazione. La somma finita nel mirino degli investigatori era di circa 460 mila euro: le contestazioni riguardavano, tra l'altro, rimborsi spese per auto e alberghi o per incarichi a professionisti. ''Il mio assistito - spiega il difensore, l'avvocato Gianluca Gambogi - ha fiducia nella magistratura e quindi valutera' con attenzione la motivazione della sentenza ai fini dell'appello. Si esprime sin d'ora soddisfazione per quella parte della sentenza che ha comunque assolto l'imputato da quelle condotte di peculato piu' gravi''.
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