“Non ci resta che alzare bandiera bianca. In una situazione drammatica come quella che sta vivendo il comparto alberghiero, la Tari rischia per molti di essere la mazzata finale. Due giorni soltanto dopo che il Comune annuncia di aver trovato le risorse per evitare gli aumenti della tassa sui rifiuti, ai nostri alberghi - racconta il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi - sono cominciate ad arrivare le richieste di pagamento dell'acconto Tari per il 2021, dove non c'è traccia di agevolazioni, considerando per altro il fatto che gran parte delle strutture hanno appena riaperto e si trovano a dover sborsare soldi preziosi anche per i mesi in cui sono rimaste chiuse”.
“Il nostro è un grido d'allarme, di rabbia e di disperazione che auspichiamo ancora possa essere accolto e chiediamo si presti maggiore attenzione a un comparto turistico che da sempre contribuisce in modo decisivo ai bilanci del Comune. Chiaro che a questo punto sembrano diventare inutili tutte le riunioni fatte di vane promesse a cui Federalberghi ha partecipato. Siamo al si salvi chi può”.
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