“Tutte le società partecipate sono in utile, abbiamo razionalizzato le aziende senza perdere nessun posto di lavoro, stiamo procedendo con ulteriori razionalizzazioni”.
L’assessore al bilancio del Comune di Firenze Lorenzo Perra ha illustrato ieri in Consiglio comunale la delibera sulla razionalizzazione periodica delle partecipazioni di Palazzo Vecchio, che al termine del dibattito è stata approvata. “Questa delibera è un atto dovuto di ogni Comune, è il piano annuale di razionalizzazione delle partecipate. Siamo alla fine di un percorso – ha spiegato l’assessore - che ci ha visto in questi quattro anni alla prova di razionalizzazione di aziende. Abbiamo ogni volta utilizzato il buon senso per valutare cosa era necessario fare in ogni azienda, siamo arrivati ad avere un gruppo di 19 società di cui 15 Spa, che impiegano 4mila dipendenti, fanno circa 600 milioni di fatturato, hanno un patrimonio netto di 317 milioni e fanno utili per 56 milioni. E’ un gruppo che ha molte luci e tutte le ombre che caratterizzavano il passato oggi non ci sono più” ha detto ancora Perra, che ha poi aggiunto: “Abbiamo seguito il principio dell'efficienza, sono aziende in cui abbiamo cercato di far spendere meglio, più che far spendere meno. Questo per garantire servizi migliori e conti economici in ordine. Così oggi tutte le aziende concessionarie sono salve, hanno concessioni coerenti col diritto comunitario, non sono in discussione; era la principale sfida all'interno della razionalizzazione che ci trovavamo a dover misurare”. Cosa rimane da fare? “Ci rimane da fare molto nell'ambito delle opportunità che le condizioni economiche delle aziende ci offrono – ha spiegato ancora l’assessore - ma poco di quello che è obbligatorio. Oggi ci troviamo in cinque percorsi: 4 in itinere, 1 di attesa. Due recessi da due piccole partecipazioni (Fidi Toscana e l’Isola dei Renai) e un percorso di fusione fra Silfi e Linea, un percorso che è di lungo periodo di dismissione dell'azienda Ataf (dove sono stati liquidati tutti gli altri soci, Comuni diversi dal Comune di Firenze ed è in itinere un trasferimento di ramo d'azienda). C’è poi il percorso in itinere che in realtà è in attesa, è quello nei confronti di Firenze Parcheggi, di cui avevamo idea di razionalizzazione attraverso anche una acquisizione dell'azionariato non pubblico, nel frattempo è passato di mano, per cui stiamo attendendo di confrontarci con i nuovi soci. Questo è il nostro piano di razionalizzazione, alla fine di un percorso che è stato molto positivo. Rimane sullo sfondo un altro percorso, quello della concessione futura del servizio idrico”.
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