Si indaga su 150 partite di calcio, per la maggior parte di serie minori ma alcune anche di serie A, il cui elenco è stato inviato dall'Agenzia dei monopoli che ha giudicato «anomali» i flussi di scommesse. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Napoli, Rosario Cantelmo, durante la conferenza stampa per illustrare i fermi eseguiti dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta su clan e scommesse. Cantelmo ha anche riferito che è in corso una rogatoria con un Paese straniero e altre ne saranno avviate: dalle indagini sono emersi contatti tra i D'Alessandro-Di Martino e alcuni loro referenti in Spagna e Sudamerica. La Dda, con la procura di Torre Annunziata, sta esaminando il comportamento, definito «anomalo», di alcune tifoserie nei confronti di calciatori di squadre minori: c'è il sospetto che possano esserci contatti con i clan. «Si nota che la criminalità organizzata si fa sentire o addirittura le si chiede di intervenire», dice Cantelmo. Tra i fermati, oltre Maurizio Lopez, dirigente nazionale dell'ufficio quote e rischi di Intralot, definito «persona intranea all'organizzazione», anche Antonio De Simone, direttore ufficio commerciale Intralot.(ANSA).
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