Il sito del Notariato ha reso pubblici i dati relativi all’andamento dei mutui e delle compravendite di fabbricati abitativi e strumentali in dieci città italiane per il mese di marzo 2020, rapportati a quelli dello stesso periodo del 2019.
Cautela e moderazione hanno caratterizzato l’andamento del mercato immobiliare italiano ai tempi del coronavirus. Lo si evince esaminando i Dati statistici Notarili (Dsn) per il periodo di marzo 2020 pubblicati dal Notariato. Confrontati con quelli raccolti nello stesso periodo dell’anno precedente, mostrano un prevedibile calo dei mutui e delle compravendite di immobili nelle città incluse dal campione esaminato (Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari).
La flessione più significativa si è registrata a Milano e Verona, dove mutui e compravendite – complice anche la chiusura di alcune conservatorie dei registri immobiliari – sono scesi di oltre 50 punti percentuali. Le città in cui il settore ha reagito meglio all’emergenza sanitaria sono invece Bologna e Firenze, dove il calo delle negoziazioni nel periodo di riferimento si è limitato al 25% in meno. La discesa dei mutui si è invece attestata al -11,1% a Firenze e al -13,6% a Bologna.
Detto questo, la notizia positiva è che in pieno lockdown il settore immobiliare ha subito sì una legittima contrazione, ma senza fermarsi. E se è vero che nella fase 2, stando alle previsioni degli addetti ai lavori, sia lecito aspettarsi una generale diminuzione dei prezzi degli immobili, questo potrebbe anche essere il momento giusto per mettersi alla ricerca di nuove opportunità.
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I nuovi acquirenti potranno fare affidamento anche su un verosimile indebolimento dei tassi di interesse sui prestiti. Secondo gli analisti finanziari, nell’Eurozona i tassi sui mutui alle famiglie dovrebbero infatti restare ai minimi almeno per altri due anni.
Tornando ai Dsn resi noti dal Consiglio Nazionale del Notariato, un elemento di disomogeneità nei dati emerge dall'osservazione dell’andamento delle surrogazioni nelle città campione per il mese di marzo 2020. Inaspettato il trend di crescita a Firenze e Bologna, che hanno rispettivamente fatto registrare il +66% e il +27,6%, di contro a una maggiore riduzione riscontrata a Bari e Cagliari, in cui le surrogazioni sono calate del 53% e del 44,3%.
Tutti gli indici, come si diceva all’inizio, parlano di cautela e moderazione nel mercato degli immobili con la necessità, tuttavia, di non fermarsi e di guardare al futuro.
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