Dei sei anarchici fermati a Firenze, giovedì scorso nell'operazione per le indagini sulle bombe anarchiche nel capoluogo fiorentino, solo uno ne rimane in carcere. Il gip oggi non ha infatti convalidato il fermo per gli altri cinque, non rilevando l'esistenza nei loro confronti di gravi indizi. Resta in carcere soltanto Salvatore Vespertino, 30 anni, nato a Nuoro ma gravitante a Firenze, ritenuto dall'accusa colui che confezionò l'ordigno esploso a Capodanno davanti ad una libreria di Casapound, che ferì gravemente l'artificiere Mario Vece. Il suo dna è stato estrapolato dalla scientifica della polizia da una traccia biologica rilevata su un frammento di scotch sul luogo dell''esplosione. Non sono stati invece convalidati i fermi di Nicola Almerigogna, 34 anni e Giovanni Ghezzi, 31, per l'accusa coinvolti nell'episodio dell''ordigno di Capodanno, e quelli di Micol Marino, 30 anni, Marina Porcu, 34 e Sandro Carovac, 33 anni, che gli investigatori accusavano dell'azione alla caserma dell'Arma a Rovezzano. Oggi in occasione dell'udienza di convalida nel carcere fiorentino di Sollicciano c'è stato anche un nuovo presidio di anarchici, circa una decina di persone, dopo quello tenuto ieri sera, quando davanti al penitenziario si erano radunate una sessantina di persone.
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