E' passata anche da Firenze e dalla Toscana la banda di sei ragazzi del modenese, tra i 19 e i 22 anni, finiti in manette nell'ambito dell'inchiesta sulla strage della discoteca di Corinaldo, nelle Marche, dove nella notte tra il 7 e l'8 dicembre morirono cinque giovani e una madre di 39 anni. Le vittime rimasero schiacciate durante la fuga in massa dal locale dove era stato spruzzato dello spray urticante.
Gli inquirenti hanno accertato che i ragazzi, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni, sono stati in locali di più regioni in cui sono stati commessi furti con strappo, Toscana compresa.
Infatti, nell'ordinanza del gip che ha disposto l'arresto per la banda, emerge che soltanto nell'ultimo mese i giovani avevano compiuto molti furti iniziando proprio da Firenze. Il primo colpo, secondo quanto si legge nell'ordinanza, è stato fatto la notte tra il 21 e il 22 giugno al 'Campi Beer Festival di Campi Bisenzio', in provincia di Firenze. Ne sono poi seguiti uno il 23 giugno all' 'Acqua village' di Follonica, uno il 24 al 'Botanique' di Bologna, uno il 28 al 'Music Park' di Colorno, due la notte tra il 29 e 30 - uno al 'Summer Beach Arena' di Rimini e l'altro al 'Disco village' di Follonica - e uno la sera del 30 giugno all'ippodromo Capannelle di Roma.
A luglio, dice ancora il giudice, il primo colpo è stato compiuto il 3 al 'Parco Caserme Rosse' di Bologna. Poi sono seguiti quello di Disneyland (il 6), a Sesto San Giovanni durante un concerto (l'11), al 'Fabric ex Reggiani' di Bergamo (la notte tra il 12 e il 13), al 'Caramelle Summer disco' di Sommo (la notte tra il 13 e il 14), a Sermide durante un evento musicale (il 14), a Cossato durante un festival musicale (il 16), alla Discoteca 'Gattopardo' di Alba Adriatica (la notte tra il 17 e il 18), al 'Summer Beach festival' di Viareggio (il 18), al 'Summer festival' di Lucca (il 19) e al 'Summer Beach arena) di Rimini (il 20).
"Si tratta dunque di persone - conclude - dedite in maniera stabile, professionale e costante al compimento di condotte predatorie di ogni tipo. Per frequenza e serialità le azioni delittuose poste in essere esprimono in maniera inequivocabile un sistema di vita polarizzato, esclusivamente o quasi, sulla commissione di reati". Dato che emerge da centinaia di ore di intercettazioni nelle quali "l'argomento centrale di ogni discorso è quasi sempre costituito dalla rievocazione di furti commessi, dalla preparazione di nuove azioni delittuose, dal commento sull'operato di bande rivali ovvero dai problemi legati alla ricettazione e al riparo di spese e proventi".
Secondo la procura di Ancona, la banda, che utilizzava lo spray come arma per mettere a segno i colpi, agiva "con stabilità". I ragazzi erano in contatto con un ricettatore, anche lui finito in manette ma con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto. A quanto pare i ragazzi lo contattavano anche prima che i colpi venissero messi a segno.
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