"Due anni per fare il centro sportivo e due per fare lo stadio. Questi sono i miei obiettivi" e “per il Centro sportivo sarà un investimento da 50 milioni” che a Bagno a Ripoli consentirà di costruire “il più bel centro sportivo italiano”. È quanto annunciato oggi dal presidente della ACF Fiorentina Rocco Commisso, nel corso di una conferenza stampa.
Ma se per il Centro Sportivo alle porte di Firenze la situazione è già definita e procede a grandi passi (dopo l'acquisto dai privati dei terreni, sono già iniziati alcuni lavori ed a fine novembre verrà presentato il progetto per la nuova casa di allenamento per la Prima squadra, le Women's ed il settore giovanile - con campi da calcio, palestre, foresteria ed altre strutture), per lo stadio siamo ancora ben lontani da una scelta.
Tempi certi e costi ragionevoli sono alla base dell'iniziativa per il nuovo impianto, per il quale il patron viola prevede, oltre allo stadio, di realizzare opere connesse per generare più utili.
“Il problema mio – ha spiegato Commisso – è che non mi hanno dato abbastanza opzioni con l'intenzione di restare in città. Abbiamo iniziato con l'ipotesi di restare al Franchi, ma la Sovrintendenza fino ad oggi ha fatto la sua decisione, se non si possono abbattere le curve, anche se non mi è stato formalmente comunicato (dalla Sovrintendenza, ndr), io non spendo soldi per fare un progetto che è 'mezzo e mezzo'. Quello che succederà del Franchi non lo so (qualora Commisso riuscisse a costruire un nuovo impianto, ndr), ma abbiamo l'intenzione di tenere i campi sportivi (dell'attuale centro sportivo davanti al Franchi, ndr)”. “Io non posso aspettare mesi per sapere quanto vogliono dell'area Mercafir e se mi chiedono un prezzo che non ritengo giusto io non voglio partecipare (al bando di acquisto, ndr)”. “Se devo guardare a delle alternative – ha aggiunto Commisso – è determinante il tempo di realizzazione: 47 mesi da ottobre per cominciare a giocare nel settembre 2023”.
“Incluso nei 15 ettari della Mercafir (22 ettari meno strade e piazze che collegheranno le varia aree del comprato sud, ndr) ci sono 30.000 mq di commerciale (in realtà i 30.000 mq comprendono oltre al commerciale anche altre destinazioni d'uso, ndr). Il Commerciale – ha spiegato Commisso – è importantissimo, noi siamo qui per incrementare il business della Fiorentina. Ci vogliono l'hotel forse, negozi, hall of fame ed altro, per portare la gente in questa area che spende i soldi e così facciamo più ricavi per utilizzarli per comprare i giocatori”. Poi il patron del Club viola ha risposto in merito ad un ipotetico costo di acquisizione dell'area Mercafir: 30 milioni li riterrebbe un prezzo consono? “No, non sarebbe giusto” - ha risposto, precisando che “i terreni liberi da immobili per il centro sportivo (a Bagno a Ripoli, ndr) sono stati pagati meno di 400.000 euro ad ettaro, quindi se alla Mercafir gli ettari sono 15 sono sei milioni”.
Sull'area sud della Mercafir che il Comune di Firenze venderebbe (tramite un bando pubblico) si prevede, grazie ad una variante in essere, di costruire: stadio, 18.300 mq di commerciale, 8.000 mq di direzionale e 4.200 mq di turistico-ricettivo (hotel); superfici che consentono una flessibilità del 20% in base all'art.77, comma 1.4, delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico (pertanto nei 30.500 mq di SUL complessive si può rimodulare le destinazioni d'uso in ragione del 20%). Inoltre nel comparto sud sono previsti ulteriori 10 ettari (scarsi) per realizzare i parcheggi, ma questi saranno realizzati da Firenze Parcheggi (società partecipata del Comune).
Infine Commisso sull'ipotesi di ristrutturazione del vetusto Artemio Franchi ha ribadito: “Se la politica di Firenze mi dice che è meglio l'ipotesi Mercafir, io preferisco fare uno stadio nuovo che ristrutturare una cosa vecchia. Credevo di fare la cosa giusta col Franchi, ma se non l'apprezzano, nemmeno la voglio io. Non voglio fare un lavoro su una cosa che è là da 90 anni, i tifosi si meritano un bello stadio nuovo. E se me lo lasciano fare dico ai tifosi che sarà più grande di quello della Juventus e costerà di più di quello che hanno speso i bianconeri per fare il loro stadio”.
Donato Mongatti
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