"Il provvedimento, che dovrebbe essere firmato dal vicesindaco Dario Nardella la prossima settimana e che porterà ad una anticipazione dell'orario dopo il quale sarà vietato vendere alcol per asporto, ci trova concordi. Riteniamo infatti che la problematica attuale lo giustifichi e che, in una qualche misura, possa incidere sulla vendita selvaggia di bevande alcoliche ad opera dei tanti minimarket dislocati sul territorio.” Lo afferma Andrea Angelini, vicepresidente della Federazione Pubblici Esercizi di Confcommercio Firenze. Pensiamo inoltre che, per risultare efficace, evitando, al contempo, il pendolarismo notturno, dovrebbero muoversi in tale senso anche i Comuni del territorio provinciale ad iniziare da quelli confinanti.
Confcommercio ritiene comunque che questo provvedimento debba essere accompagnato da una ulteriore tappa dell' avviato iter legislativo in materia di alcol. Una posizione, quella della Federazione Pubblici Esercizi di Confcommercio, che si esprime ai vari livelli, nazionale e locali. Auspichiamo che anche l'Amministrazione fiorentina condivida la necessità di un ripristino dell'autorizzazione per la vendita e somministrazione delle bevande alcoliche. E' in atto, un vero e proprio confronto sul tema e sulla necessità di distinguere l'autorizzazione per "il commercio di alcol", da quella dei restanti alimenti. L' attuale normativa si presta a più interpretazioni, anche se, il codice regionale del commercio non prevede distingui.
Da non trascurare neanche l'aspetto legato alla promozione dello sballo e degli eventi abusivi, che trova nei canali informatici, un formidabile veicolo di diffusione. Confcommercio Firenze, dopo la proposta, accolta dall'Amministrazione Comunale, di vietare forme di pubblicità che possano indurre all'abuso di alcol, sollecita una vigilanza più attenta ed estesa del divieto .
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