“L'Amministrazione è a conoscenza che nell'area ex Fiat di viale Belfiore a Firenze è in corso un nuovo progetto, dopo che non andò a buon fine quello di una società di progettazione tedesca.
Per fortuna si sono presentati altri professionisti che hanno cominciato un'interlocuzione con gli uffici dell'urbanistica per portare avanti un progetto identico dal punto di vista delle destinazioni, perché se la destinazione urbanistica fosse diversa occorrerebbe passare dal Consiglio Comunale per fare una variante”. Lo ha detto l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze, Elisabetta Meucci, rispondendo ad una domanda di attualità di Donella Verdi (Firenze Riparte a Sinistra). “Il progetto – ha aggiunto - dovrà rifare tutti i percorsi che sono obbligatori, ma alla fine l'auspicio è che venga realizzato affinché si chiuda una ferita così dolorosa da molti anni presente nel tessuto di quella parte di città”.
Da circa 8 anni, infatti, i cantieri sono fermi. Ci fu anche un'indagine della magistratura fiorentina che coinvolse membri di Palazzo Vecchio poi prosciolti nel 2012 dall'accusa di abuso di ufficio per aver favorito la BTP (Baldassini Tognozzi Pontello) in danno del Comune di Firenze.
“Il progetto – ha replicato Donella Verdi – richiederebbe un confronto con la cittadinanza, perché in questa area si prevede la costruzione di un albergo da 450 posti, appartamenti, un'area commerciale e un parcheggio interrato da 800 posti. Noi ci chiediamo se in questa area, che è già interessata da un'intensa viabilità ed è già densamente edificata, sia necessaria un'altra colata di cemento come quella che si viene a prefigurare”.
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