Fiorentina - Juventus 4 a 2: come i "fochi" di San Giovanni

È notte fonda, te ne stai ancora lì sul divano e ripensi a questa giornata che rimarrà indelebile. Nemmeno Billy Wilder (4 nomination e 2 premi Oscar) sarebbe stato capace di scrivere una sceneggiatura così. Sono 15 anni che quell'urlo ti resta strozzato in gola e dopo i primi 45 minuti sei certo che diventeranno 16. Tevez e Pogba in 3 minuti hanno cancellato ogni speranza e, memori di Pablo Daniel Osvaldo e Batistuta, imitano la mitraglia sotto la Fiesole. È un affronto, degno della peggior squadretta di periferia ed assai distante da quello “stile Juventus” che ormai è sepolto insieme all'Avvocato da un bel pezzo. Avresti voglia di sottolineare con ingiurie questo oltraggio, ma il destino ti ha offerto in regalo un posto tra due di loro e tu, per essere superiore, ostenti una flemma da lord inglese.

Inizia la ripresa e la musica non cambia. Ma al ventunesimo il mitragliatore s'inceppa.

Pepito calcia il rigore che vale il 2 a 1 e torna la speranza. Dopo dieci minuti il numero 49 si gira su sé stesso e trova il 2 a 2 con un sinistro sul secondo palo. Insperato pareggio: braccia al cielo. Neanche il tempo di pensare “stai a vedere che ce ne fanno un altro” che Joaquin ed ancora Giuseppe Rossi firmano il 4 a 2 finale.

3 gol in 4 minuti. Boom...boom...boom. Come i tre botti che segnano la fine dei “fochi” di San Giovanni.

Donato Mongatti

Segui @ilsitodifirenze