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Case per Ferie

Tassa di soggiorno: universitari trattati come turisti

Il caso delle residenze Scolopium- San Marco e Alfa Nuova
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Contributo di soggiorno o tassa di scopo, se ne parla continuamente ormai da settimane. La maggioranza e l'opposizione non riescono ancora a mettersi d'accordo se il merito della sua entrata in vigore sia da attribuirsi al Governo o se al Sindaco e alla sua temeraria visita ad Arcore. Le categorie coinvolte e in particolare gli albergatori ne sono tutt'altro che entusiasti. Le varie parti politiche invece, benchè tutte unanimemente concordi sulla efficacia di tale contributo, si spaccano quando si arriva a discuterne il 'Come' si è deciso di applicarla, ovvero le varie modalità di imposizione e riscossione. Certo è che le casse comunali con l'incameramento dell'obolo potranno prendere una boccata d'ossigeno nonostante i gravosi tagli che si sono abbattutti sugli enti locali.
Peccato però che a pagare non saranno solo i turisti ma anche gli studenti universitari regolarmente iscritti all'Università di Firenze. Ebbene sì proprio così.
La tassa è giornaliera ed è valida fino ai primi 10 giorni di permanenza: un euro per ogni stella o spiga che contraddistingue la struttura. Per chiarire, un turista che decide di passare un fine settimana (venerdì compreso) nella città di Dante in un albergo a 3 stelle spende 9 euro di tassa di soggiorno, se poi i turisti sono due, magari una coppia, gli euro diventano 18. Fin qui tutto regolare.
Ma nelle varie tipologie di strutture in elenco chiamate a riscuotere l'obolo per conto del Comune, come da Delibera c'è anche la voce Casa per Ferie. Ora è noto che nelle Case per Ferie cittadine non risiedono solo turisti, anzi nella maggioranza dei casi gli 'ospiti' sono proprio gli studenti universitari. Abbiamo deciso di contattare due Case per Ferie o altrimenti dette non a caso Studentati, poste nel centro di Firenze: l'Istituto Alfa Nuova sito in Via Poggi 6 e lo Scolopium in Via Venezia 18. Entrambe ci hanno dato conferma di quanto sopra detto: dal 1 luglio tutti i residenti saranno tenuti a pagare la tassa di soggiorno per i primi 10 giorni, quindi il prossimo mese, vale a dire tra tre giorni, gli sfortunati studenti fuori sede costretti a restare in città per gli ultimi esami della sessione estiva si vedranno aumentare la retta di 10 euro, poi potranno tornare a essere dei semplici studenti universitari. Stamattina nelle rispettive bacheche delle strutture i ragazzi hanno letto il seguente avviso:
“Si comunica che il Consiglio Comunale di Firenze, con deliberazione n 230/233 del 20 giugno 2011, ha istituito, a decorrere dal prossimo 1 luglio, l'Imposta di Soggiorno e ha approvato il relativo regolamento, in attuazione dell'articolo 4 del decreto lgislativo 14 marzo 2011 n23 “Disposizione in materia di federalismo fiscale municipale”.
La misura dell'imposta è stabilita in rapporto alla tipologia delle strutture ricettive, così come definite dalla normative regionale.
L'imposta si applica sui pernottamenti dei soli non residenti nel Comune di Firenze e per un massimo di 10 pernottamenti consecutivi.
LA MISURA PER QUESTA STRUTTURA RICETTIVA E' DI EURO 1 A PERNOTTAMENTO
Sono previste le seguenti esenzioni

-i minori fino al decimo anno d'età

- i soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio
- i genitori o accompagnatori che assistono i minori di 18 anni degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio
Tra lo stupore e l'incredulità i ragazzi dell'una e dell'altra struttura hanno appreso la notizia. Abbiamo chiesto al portiere dello Scolopium Andrea Raugei quanti 'ospiti' resteranno a luglio nello studentato e che perciò si vedranno costretti al pagamento di 10 euro in più sulla retta mensile: 27 in tutto, 25 dei quali sono studenti universitari, 2 invece i lavoratori. Di turisti al momento nemmeno l'ombra “Ad oggi non abbiamo ricevuto prenotazioni per il mese di luglio” dice Andrea. Non solo, coloro che dopo le vacanze estive decideranno di rifirmare il 'Contratto di ospitalità', a settembre dovranno ripagare di nuovo i 10 euro in più. Nel suddetto contratto, tra l'altro, la struttura di Via Venezia è menzionata con la dicitura “residenza universitaria Scolopium - San Marco”, così come l'Alfa Nuova e denominata “Istituto universitario”, a dimostrazione che persino dai documenti pubblici si evince che quando si parla di ospiti si tratta soprattutto di studenti universitari. Padre Pace direttore dell'Istituto in Via Poggi addirittura ci tiene a precisare che nella sua Casa per Ferie non si fa turismo, “è una precisa scelta di campo. Non ci sembra corretto ospitare studenti che preparano esami e nel contempo vacanzieri in cerca di relax e refrigerio ”; dunque all'Alfa Nuova i turisti nemmeno mettono piede: nella struttura risiedono studenti e lavoratori fuori sede che ormai vivono l'Istituto come casa loro, e più o meno saranno una sessantina quelli che resteranno a luglio. “E' un'ingiustizia” ribadisce Padre Pace “a pagare sono sempre gli ultimi. Tanto più che non mi sembra per nulla corretto equiparare una struttura come la nostra a un albergo a una stella che ha costi decisamente superiori ai nostri”.
Che siano turisti o studenti, giuridicamente, per la struttura non cambia. Già ma per il Comune? Perchè mai uno studente universitario deve essere considerato al pari di un turista, per di più solo per i primi 10 giorni?
Sebbene molti di loro si sostituirebbero volontieri ai vacanzieri che, noncuranti del sol leone, girano in lungo e largo la città tra musei, piazze e ristoranti, la loro condizione, checchè ne dica il Comune, resta quella di studenti, perciò costretti nel chiuso delle loro stanze a preparare gli ultimi faticosi esami. E come è tristemente noto di tasse ne pagano già a sufficienza.

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