Ieri sera il Sindaco di Firenze Dario Nardella, tramite la sua pagina Facebook, ha lanciato un appello affinché si cambi il sistema e si possa rendere efficaci le norme per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini.
Capita spesso di vedere delinquenti arrestati e subito rimessi in libertà, come nel recente caso del tentativo di violenza sessuale che una giovane fiorentina è riuscita a sventare solo grazie al suo sangue freddo e la frequentazione di un corso di autodifesa. L'aggressore, in attesa del giudizio, è stato scarcerato. Questo è mortificante ed allontana i cittadini dalle istituzioni che si sentono indifesi e provano senso di fragilità.
Qual è la strada da percorrere? Lo abbiamo chiesto ieri notte al Sindaco Dario Nardella a margine della presentazione ai residenti della collocazione in piazza San Jacopino, che avverrà il prossimo 25 marzo alle 11e30, della statua in bronzo “Fiorenza”, dell'artista Gianpaolo Talani.
“La via è quella di intervenire con chiarezza sulle norme procedurali – ha affermato Nardella - perché il codice penale c'è e prevede i reati, ma noi ci troviamo difronte a situazioni che creano indignazione. Se uno straniero, o un italiano, che spaccia droga, che fa resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, viene denunciato ed arrestato due volte e in tutte e due le occasioni viene liberato per poi, come è successo ieri, essere arrestato una terza volta, non ci si può semplicemente limitare a dargli un obbligo di dimora fino al processo. Credo quindi - ha spiegato Nardella – che si debba operare sulle misure cautelari, che devono essere più severe e devono prevedere in più casi la detenzione, perché è l'unico vero deterrente forte nei confronti di questi soggetti. Nello spaccio di droga di lieve entità, ad esempio, l'arresto è facoltativo, ma non può essere chiesta comunque la misura cautelare. Quindi molto spesso (la detenzione per reati di spaccio, ndr) non viene data e allora se si ferma uno spacciatore, di fatto, lo si deve immediatamente rilasciare. I due arrestati in Oltrarno alcuni giorni fa, sono di nuovo a piede libero proprio per lo stesso motivo. Abbiamo le forze dell'ordine e le norme penali, ma c'è un meccanismo procedurale – ha sottolineato il Sindaco – che per come viene applicato non funziona. E questo crea indignazione e senso di impotenza, oltre un senso di fragilità dei cittadini che si sentono indifesi. Così come si sente sicuramente – ha ricordato – la nostra concittadina Sara che, domani o un altro giorno, potrebbe uscire di notte dal pub e ritrovare un altro signore che potrebbe minacciala. Credo che su questo non si possa assolutamente abbassare la guardia. C'è un tema forte, nazionale, di domanda di sicurezza da parte dei cittadini. Smettiamola con questa idea che la sicurezza sia un fatto di destra e che non riguardi la sinistra. Riguarda tutti, e prima di tutto i soggetti deboli, gli anziani e le donne sole. È una tema che va trattato con la massima attenzione. Così come ogni giorno lo vediamo – ha concluso Nardella – non funziona”.
Il tema sicurezza è stato sollevato anche dai tanti residenti che hanno partecipato all'incontro presso la Parrocchia San Jacopino. Oltre all'artista Talani e il Sindaco, l'Amministrazione fiorentina era rappresentata dall'Assessore all'Ambiente e Decoro Alessia Bettini, il presidente del Quartiere 1 Sguanci e i consiglieri comunali Fratini, Ricci e Pugliese.
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