Una vera e propria tempesta quella che si è abbattuta sabato scorso sulla Valdichiana distruggendo per intero le colture, proprio all'inizio della stagione dei raccolti.
È un bilancio drammatico quello che Antonio Tonioni, presidente di Confagricoltura Ortofrutta, ha tracciato questa mattina al presidente della Regione, Enrico Rossi, nella riunione convocata per fare il punto sui danni dell'ondata di maltempo che sabato scorso ha travolto la Toscana.
"La Valdichiana è stata tutta investita da una tempesta che ha scaricato al suolo 200 millimetri d'acqua in tre ore: la situazione varia da zona a zona, con una variabilità che va dal 50% al 100% dei danni. Sono stati colpiti gli ortaggi, i frutteti, i campi di girasole e altre colture seminative. Molte aziende hanno perso l'intera produzione: nulla è stato risparmiato".
Per questo stamattina Confagricoltura ufficializzato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale: "La Regione avvierà il percorso, poi serve un decreto del Governo - continua Tonioni - Da parte del presidente Rossi e degli uffici regionali abbiamo trovato una risposta pronta e un totale appoggio del quale siamo grati".
Una prima stima parla di danni per complessivi 15 milioni, tra aziende e privati. Soltanto per i primi interventi urgentissimi di messa in sicurezza servono 800 mila euro. Le imprese coinvolte sono circa un centinaio: "Rischiano di rimanere in ginocchio perché questo evento si somma a quello già subito durante la scorsa primavera quando le piogge imposero di seminare tutto daccapo. Ci eravamo rimessi in piedi a fatica, ma adesso non è rimasto niente. Un simile colpo all'inizio della stagione dei raccolti rischia di essere fatale per decine e decine di aziende della Valdichiana", dice ancora Tonioni. "Adesso è in corso un monitoraggio capillare impresa per impresa che ci porterà ad affinare la stima dei danni subiti. Sabato ha grandinato quattro volte in un'ora e mezza, con chicchi grossi come noci. A quel poco che la grandine aveva risparmiato, ci ha pensato poi l'acqua: nulla è stato risparmiato".
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