"Niente lezioni da un condannato": replica così il M5S al segretario del Pd che nei giorni scorsi ha accusato il MoVimento di "tenersi i 5 milioni di euro destinati al gruppo parlamentare". "Faresti bene ad imparare qualcosa da noi caro Renzi, visto che sei già stato condannato una volta dalla corte dei conti perché sperperavi i soldi pubblici della provincia di Firenze" replica il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio che spiega: "Sono 3 milioni e 367 mila, di cui nel 2013 abbiamo speso meno di un terzo e rendicontandoli online. Tutto alla luce del sole. Sono i soldi destinati a pagare il personale del gruppo parlamentare. I professionisti che scrivono le leggi, che lavorano alla comunicazione e controllano i bilanci (nessun autista o guardia del corpo a differenza loro!). Se - scrive in un intervento pubblicato sul blog di Grillo - Renzi non avesse studiato solo le battute di Zelig, saprebbe che quei fondi, secondo i padri costituenti, dovevano permettere anche ad un contadino analfabeta, se eletto, di poter scrivere una legge sull'agricoltura (caso di scuola)".
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