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mercoledì, 16 ottobre 2013 - 14:09
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il fronte del No

La Linea 3 "quel progetto vecchio e inutile", dal referendum all'Adriano

Circa 500 stamani all'incontro organizzato da Mario Razzanelli e dai comitati cittadini
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Una sala cinema gremita dalle 11,00 del mattino, ‘sullo schermo’ il dissenso alla linea 3 della tramvia, l’evento organizzato da Mario Razzanelli, lo stesso che nel 2008 promosse e vinse il referendum antitramvia. Un incontro a cui hanno preso parte politici di varie opposizioni,  associazioni e cittadini. Tra i protagonisti i consiglieri comunali Francesco Torselli e Jacopo Cellai del Pdl, Massimo Sabatini e Alberto Locchi della Lista Galli e a sorpresa anche il consigliere regionale del Pdl Giovanni Donzelli. Non potevano mancare poi coloro che insieme a Razzanelli sono stati gli oppositori della prima ora della tramvia: i docenti di Fisica dell’Università di Firenze, Paolo Blasi e Tito Arecchi e naturalmente i comitati cittadini Linea3, Piazza della Vittoria, Italia Nostra e Salviamo Firenze.

A moderare il dibattito il Professor Giovanni Pallanti.

Mario Razzanelli, promotore dell’incontro, riparte dal risultato referendario di quattro anni fa: “Il Sindaco parla sempre di partecipazione, non può ora ignorare le 140 mila persone che presero parte al referendum del 17 febbraio del 2008. I cittadini hanno detto di No e nella democrazia l’opinione dei cittadini va rispettata”.

Massimo Sabatini a nome del suo gruppo consiliare, ha ribadito la ferma contrarietà a tutte le 6 linee tramviarie previste dal Piano Strutturale, l’atto a cui ci tiene a precisare noi votammo No” (a differenza della Lega, n.d.r.).  L'alternativa proposta dal gruppo di Galli è quella delle busvie”.La soluzione delle busvie –spiega Sabatini– ha solo vantaggi: costa molto meno, non prevede impianti permanenti e ha il minor impatto sulla città, in più ha il vantaggio di aiutare un’azienda in difficoltà come Ataf”.

 “La riposta dell’Adriano è la fotografia di tutti quei cittadini che vogliono mettere in discussione un progetto sbagliato e dannoso e che pretendono trasparenza e coinvolgimento da parte di chi li governa” dice  Jacopo Cellai. “Che ci siano degli impegni economici, che ad onor del vero non sono stati presi da Renzi, ma che vanno rispettati lo sappiamo, cerchiamo di farlo apportando delle migliorie, delle soluzioni alternative. Il Sindaco – conclude Cellai - che ha da sempre dubitato dell’utilità di questa linea abbia il coraggio di fermare i lavori della Linea 3 e si preoccupi di risolvere i problemi che ancora ci sono sulla Linea 2”.

Prende poi la parola Giovanni Donzelli che BlackBerry alla mano legge: “Sarebbe folle dopo la linea 1, non rivedere i progetti delle Linee 2 e 3, non è una frase mia-  dice -  o di Mario Razzanelli ma è di Matteo Renzi” : così dichiarò in campagna elettorale ed è  su questo che ha vinto le elezioni. Ora invece sembra che abbia deciso di far  passare la tramvia in via dello Statuto.  Sono queste le cose che rendono la politica non più credibile. Renzi è consapevole che si tratta di una scelta sbagliata. Questa sala strapiena deve essere solo l’inizio perché l’opinione pubblica è l’unico modo per cambiare le cose”.

E dopo i politici i ‘tecnici’ Arecchi e Blasi; entrambi  ribadiscono il carattere obsoleto del sistema tramviario così concepito: troppo ingombrante, impattante e costoso.  “la Linea 1 ha distrutto il collegamento urbanistico tra la città e le Cascine; non dobbiamo ripetere questo errore con la 3” dice Blasi. Meglio una metropolitana leggera, è la tesi di Arecchi che ipotizza treni in sotterranea (a circa 10-20 metri) che si ricolleghino alle linee tramviarie in periferia, così da lasciare libero il centro.

Il leader del Carroccio in Palazzo Vecchio petizione alla mano, la stessa che hanno firmato le centinaia di persone presenti stamattina e che lui stesso dice consegnerà a Renzi, intende chiedere al sindaco di Firenze di fermare i lavori della linea 3 della tramvia. “Follia urbanistica, progetto demenziale che serve solo ad assicurarsi i fondi per la Linea 2” la definisce.

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