"Dare mandato al rettore per porre in essere gli atti necessari a effettuare la costituzione di parte civile dell'Universita' di Siena nei confronti dei rinviati a giudizio". E' quanto deliberato all'unanimita' dal Cda di ateneo, riunitosi ieri, relativamente all'inchiesta portata avanti dalla Procura di Siena sul buco di bilancio dell'Universita' di Siena da 200 milioni di euro e per la quale, lo scorso 22 giugno, il gup Ugo Bellini, su richiesta del pm Antonino Nastasi, ha deciso il rinvio a giudizio per 14 persone tra cui gli ex rettori Piero Tosi e Silvano Focardi. Le accuse vanno dall'abuso di ufficio al falso ideologico al peculato. Al centro dell'inchiesta i bilanci del periodo 2004-2007. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero "gonfiato bilanci per far apparire sano lo stato di salute dell'istituzione contabilizzando residui attivi inesistenti per decine di milioni". Secondo quanto specifica una nota dell'Universita' di Siena "anche il Senato accademico nei giorni scorsi aveva espresso all'unanimita' l'auspicio che l'Ateneo si costituisse parte civile in tale procedimento". La prima udienza del processo e' fissata per il 22 ottobre a Siena.
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