Girando per Firenze assistiamo, ormai sempre più frequentemente, ad alcuni fenomeni che non possono non creare sconcerto ed imbarazzo. Queste situazioni, già conosciute da grandi città come Milano e Roma, nascondono, nel parlarne, numerose insidie. Infatti, il confine tra la pietà e lo sdegno in questa circostanza è rappresentato da un filo sottile e non facilmente visibile. Cercheremo di attraversare questo filo diverse volte da una parte e dall'altra. Si, perché il desiderio di aiutare queste persone si mischia all'irrefrenabile sdegno per lo spettacolo che offrono ai nostri occhi.
Chi dovrebbe dunque farsi carico di questa situazione?
La risposta è ovvia, le Istituzioni, in questo caso il Comune, con i servizi sociali e con la Polizia Municipale. Perché anche la Pubblica Amministrazione si deve porre il problema di trovare una sistemazione a chi vive in queste condizioni, usando il proprio handicap come forma di, se pur misero, sostentamento. Ricordiamoci che la nostra Costituzione impone a tutti, in particolar modo allo Stato, inteso in tutte le sue forme, di tutelare la dignità umana. Non può inoltre passare inosservata la necessità di tutelare una pubblica decenza che non può permettere scene di tale crudezza. E soprattutto ricordiamoci, per un Paese che ha così scarsa memoria, che quella che poi sarebbe diventata l'amministrazione Renzi, in campagna elettorale, aveva fatto del decoro della città una delle proprie bandiere.
Nel video, girato a due passi dalla Stazione di Santa Maria Novella, un esempio.
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