In merito all’intervista rilasciata oggi 22 aprile dalla Consigliera Regionale Silvia Noferi a Lady Radio, Toscana Aeroporti non può esimersi dallo stigmatizzare vivamente le dichiarazioni della Consigliera.
Per quanto la Consigliera - spiega una nota della società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa - abbia più volte dimostrato la propria avversione nei confronti di Toscana Aeroporti, arrivando a chiedere persino la chiusura dello scalo fiorentino (su presupposti del tutto privi di fondamento), l’azienda non può più tollerare accuse infondate e allusioni diffamatorie che la Consigliera continua ad affermare.
La Consigliera si spinge persino a citare un manager di Toscana Aeroporti, assegnandogli un ruolo (direttore lavori) che non ha (rivelando, tra l’altro, una scarsa conoscenza del settore che pure ritiene di poter giudicare) e alludendo a gravi omissioni di controllo che pure non gli spettano (confermando, in questo caso, la scarsa conoscenza della materia ma la grande sicumera giudicatrice).
Ma, ciò che è più grave, la Consigliera Noferi ignora il fatto che le indagini riguardino una piccola porzione del sedime aeroportuale pisano e di lavori che sono stati condotti dall’Aeronautica Militare, che in questo caso è parte lesa, ma che non hanno nulla a che vedere con la pista dell’aeroporto. Generando un infondato allarmismo che rischia di penalizzare la ripartenza dell’aeroporto di Pisa.
Occorre ribadire con forza, contrariamente a quanto affermato dalla Consigliera, che per quanto di nostra conoscenza la pista dell’aeroporto di Pisa non è assolutamente interessata dalle indagini.
Ma le allusioni della Consigliera superano ogni limite quando, pur dichiarando l’assenza di prove, insinua la presenza di “collegamenti” (nuova categoria probatoria del diritto penale). La Consigliera - conclude la nota - allude persino a presunte irregolarità dei lavori di manutenzione, appena conclusi, sulla pista di Firenze e sulla costituzione di Toscana Aeroporti Costruzioni, ma non chiarendo il nesso causale.
Pur riconoscendo la sacralità del dibattito politico e dell’espressione delle proprie idee, Toscana Aeroporti non può più tollerare affermazioni che ledono la propria integrità e l’onorabilità del suo management e pertanto ha dato mandato ai propri legali di adire in giudizio in sede civile e penale.
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