Altra ipotesi di reato nell'inchiesta della procura di Firenze sulla Fondazione Open che sosteneva le iniziative politiche dell'ex premier e attuale leader di Italia Viva Matteo Renzi. Infatti, i pm fiorentini contestano anche alcuni presunti episodi di corruzione. Questa ipotesi di reato però non viene contestata né a Matteo Renzi né all'ex ministra Maria Elena Boschi. I nomi di presunti corrotti e corruttori sono per ora coperti dal segreto istruttorio. La notizia della nuova ipotesi di reato, come riportato dalla stampa locale e nazionale, è contenuta nelle motivazioni della procura fiorentina per il rigetto della richiesta, avanzata dai legali di Matteo Renzi, di trasferire la titolarità delle indagini dal capoluogo toscano. La procura ha contestato questa tesi con un documento di due pagine nel quale si motiva che, comunque, l'inchiesta deve restare nelle loro mani anche perché si indaga per un reato più grave, la corruzione, che si sarebbe consumata a Firenze. In sostanza le indagini sono dedicate a scoprire se qualcuno, finanziando la fondazione Open, avrebbe corrotto persone legate a Renzi e alla sua fondazione.
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