PADRE SOLLECITO: "CORTE VUOLE FORMARSI IDEA" - "E' evidente che i giudici hanno ancora necessita' di formarsi un convincimento". E' stato questo il primo commento di Francesco Sollecito, padre di Raffaele, all'ordinanza con cui la Corte d'Assise d'Appello di Firenze ha rigettato tutte le richieste di nuove perizie e nuove audizioni di testimoni nell'ambito del processo bis di secondo grado per l'omicidio di Meredith Kercher. Ai cronisti che gli facevano presente come l'unica perizia autorizzata dalla Corte sia quella relativa alla presenza di resti genetici sul coltello sequestrato a Raffaele, il padre dell'imputato ha osservato: "Anche noi chiedevamo questa perizia". Con i cronisti, Francesco Sollecito ha convenuto sul fatto che le decisioni assunte dalla Corte dimostrano che "la sentenza e' ancora da scrivere, non e' stata gia' scritta", dichiarandosi fiducioso sul fatto che la nuova fase processuale dimostrera' l'innocenza del figlio.
LEGALE KERCHER: "SODDISFATTI PER DECISIONE CORTE" - "Siamo contenti per la decisione della Corte, non c'e' necessita' di ulteriori approfondimenti perche' ci sono gia' tutti gli elementi, in base a precedenti processi, per decidere". Lo hanno detto gli avvocati della famiglia di Meredith Kercher, Francesco Maresca e Vieri Fabiani, al termine dell'udienza di oggi della Corte d'Assise d'Appello di Firenze che ha rigettato la richiesta di rinnovazione degli atti istruttori da parte delle difese degli imputati Raffaele Solelcito e Amanda Knox. "Sulla base degli elementi agli atti la Corte potra' decidere in modo libero e sereno", hanno aggiunto gli avvocati Maresca e Fabiani. Riguardo all'unica nuova perizia affidata dalla Corte, quella relativa all'esame dei resti genetici sul coltello sequestrato in casa di Sollecito, gli avvocati della famiglia della ragazza assassinata hanno osservato: "E' stata affidata questa perizia per un questione di completezza".
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