"Abbiamo da tempo depositato una mozione per chiedere al Comune di sollecitare i gestori del trasporto pubblico locale a una maggiore diffusione dei punti vendita in cui reperire i biglietti.
Il pagamento elettronico può essere comodo per parti importante dell'utenza, ma non può considerarsi sostitutivo di tutti gli altri canali". Lo dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali a Firenze di Sinistra Progetto Comune.
"Infatti - spiegano - è in uso anche la possibilità di ottenere il titolo di viaggio tramite SMS, seppure a un costo maggiore. Sempre che funzioni. Perché capita di ritrovarsi sprovvisti del biglietto e avere la necessità però di salire sul mezzo pubblico, che è tra l'altro la soluzione migliore per il traffico e l'ambiente (come spesso ci ricorda la stessa Amministrazione). Anche a noi è capitato di ricevere un SMS di risposta con cui si comunica l'indisponibilità di quel canale. Le autiste e gli autisti spesso non hanno possibilità di vendere (seppure a prezzo maggiorato) dei biglietti che non hanno.
Quindi la situazione che è capitata a quel ragazzo di 13 anni, di cui ha dato notizia anche la stampa, non è isolata. Sale sull'autobus chiedendo il biglietto all'autista. Lui non lo ha. Si prova a mandare un messaggio col telefono ma la risposta non arriva. Nemmeno il tempo di scendere alla fermata successiva che arriva la multa...
Il rispetto delle regole non deve mai avvenire con cieca applicazione, specialmente quando l'utenza non è messa in condizione di poterle rispettare agevolmente.
La nostra mozione evidenziava il problema segnalato da edicole, bar e altri esercizi, per i quali tenere i biglietti del trasporto pubblico locale sarebbe solo un costo. In questo inizio 2020 sono numerosi i casi in cui abbiamo assistito a fasce "fragili" della popolazione colpite dalle multe, anche perché la logica aziendale ci risulta essere quella di fare cassa il più possibile.
A noi - cncludono Bundu e Palagi - invece interessa impegnarci per un servizio garantito, fatto di sicurezze sociali per chi lavora e condizioni di tranquillità nel potersi muovere con i mezzi pubblici".
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